Ancona-Osimo

Confindustria, Diego Mingarelli ai vertici europei delle federazione industriale

È stato nominato vice presidente della Business Europe, che riunisce 41 associazioni e rappresenta oltre 20 milioni di imprese. Claudio Schiavoni di Confindustria Marche: «Un bel riconoscimento»

Diego Mingarelli, Confindustria

ANCONA – Diego Mingarelli ai vertici europei della federazione industriale. Già presidente di Piccola Industria Marche e vice presidente nazionale con delega alla resilienza, Mingarelli è stato nominato vice presidente di Entrepreneurship & SME Committee di Business Europe, la principale federazione dell’industria presente a livello europeo, espressione di oltre 20 milioni di imprese.

La Business Europe riunisce 41 associazioni nazionali che rappresentano le imprese provenienti da 35 Paesi, tra i quali i 27 Paesi membri dell’Unione Europea e gli 8 candidati all’adesione o membri dello Spazio Economico Europeo. Compito della federazione è quello di sostenere e difendere le istanze delle Pmi, Piccole Medie Imprese, di fronte alle istituzioni europee.

Promuovere un miglior contesto normativo e rafforzare le politiche dell’Unione Europea riguardanti il Mercato Interno, la digitalizzazione, l’internazionalizzazione, l’innovazione e l’accesso ai finanziamenti, sono gli obiettivi del gruppo di lavoro, “Pmi e imprenditorialità”, che vede Mingarelli alla vice presidenza e a diretto contatto con le istituzioni dell’Unione Europea.

Un gruppo di lavoro il cui obiettivo è quello di sbloccare la crescita e creare occupazione, creando le migliori condizioni per la nascita e lo sviluppo delle Pmi.

«Far parte dell’Entrepreneurship & SME Committee di Business Europe è per me un grande motivo di orgoglio – ha dichiarato Mingarelli – perché sono molti i temi strategici per la crescita delle nostre Pmi e della nostra economia, che si affrontano e si discutono in un contesto europeo di negoziato, confronto e condivisione. Una risposta efficace alle sfide del credito, dell’innovazione, dell’internazionalizzazione e della sostenibilità necessita di uno scenario sovranazionale di regole e opportunità e di una vera e propria coralità di approccio e di orientamento delle Pmi europee. A partire da temi stringenti come il ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione, la lentezza della giustizia civile e le pastoie della burocrazia su cui l’Europa ci sollecita e ci chiama ad intervenire perché condizioni essenziali per rimettere in moto l’economia dell’Italia e di altri Paesi. Temi trasversali su cui l’intero sistema delle PMI europee e loro rappresentanze esprimono da tempo sensibilità e attenzione».

Soddisfazione da parte del presidente di Confindustria Marche Claudio Schiavoni per la nomina che rappresenta «un bel riconoscimento al lavoro di Mingarelli in Piccola Industria e anche alla nostra regione, in cui le piccole imprese rappresentano il principale motore dell’economia».

Anche Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria ha voluto complimentarsi con Mingarelli per l’incarico che «riveste particolare importanza per Confindustria e per Piccola Industria, visti i temi al centro delle attività del Comitato, ovvero le policy a supporto dello sviluppo delle PMI. Sono certo che grazie alla passione, competenza e dedizione di Diego riusciremo ad ottenere grandi risultati a supporto delle imprese e del Paese».

«L’Europa va pensata come una grande opportunità per le PMI italiane, come un alleato di sistema – ha concluso Mingarelli –. In Europa c’è il più grande mercato del mondo, un’area di libero scambio che può favorire politiche finalizzate a rimuovere i nodi strutturali e le criticità che impediscono alle nostre imprese di crescere e su cui l’Italia deve intervenire mettendo questi temi al centro della scena e dell’agenda di governo».

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