Ancona-Osimo

Cluster nautica, Università e imprenditoria a confronto

Primo incontro in Rettorato tra Università Politecnica delle Marche e stakeholders della nautica di lusso. Al centro del dibattito la possibilità di identificare sinergie e realizzare percorsi di alta formazione universitaria in ambito manageriale e tecnico

Un momento dell'incontro al Rettorato
Un momento dell'incontro al Rettorato

Le imprese marchigiane della nautica di lusso si sono ritrovate nei giorni scorsi ad Ancona, in occasione di un incontro promosso dall’Università Politecnica delle Marche presso il Rettorato. Obiettivo avviare un confronto per valutare la possibilità di istituire un cluster della nautica, che metta in rete le imprese operanti nel settore, come già avvenuto in altre regioni.

Uno sforzo, quello compiuto dall’Università Politecnica delle Marche, che va in direzione di una importante realtà industriale della regione, che dopo aver superato momenti di crisi ha saputo riorganizzarsi e risollevarsi. Oggi il polo marchigiano della nautica di lusso, sia cruising che yachting, sta vivendo un periodo florido, segnato da un’impennata di ordinativi. Un asset produttivo fondamentale per la città di Ancona, con oltre 3.600 occupati nella cantieristica navale che rappresenta un’eccellenza di livello mondiale, a cui si aggiunge l’indotto generato dalle imprese terziste attive nella domotica, nell’automazione, nel design e nell’innovazione, espressione di un know-how made in Marche.

Sauro Longhi
Il rettore dell’Università Politecnica delle Marche Sauro Longhi

«Nel settore della nautica e in settori affini – afferma il Rettore Sauro Longhi – l’Università Politecnica delle Marche è presente da diversi anni con attività di ricerca riconosciute a livello nazionale e internazionale, basti pensare ai ben 8 dipartimenti classificati eccellenti dal Ministero, e potrebbe contribuire con i suoi dipartimenti di ricerca e in collaborazione con l’intero comparto della cantieristica navale, alla definizione e promozione di percorsi di alta formazione, così come allo sviluppo di attività di ricerca per soluzioni innovative nei diversi settori di interesse».

Al confronto tra Università e stakeholders hanno partecipato: AMS srl, Azimut Benetti, Cantiere delle Marche, Cantiere Rossini, CNP srl, CRN Gruppo Ferretti, Dominator, Fincantieri, FM srl, Furlanetto International, ISA Palumbo, Luxury Projects, PFA Associati, Studio Massari, TEAM Italia-Onyx, Videoworks e Yacht Expertise.

Biologia Marina

Il mare, una risorsa preziosa per la Regione, che vede l’Università Politecnica delle Marche impegnata su più fronti: dal prossimo anno accademico l’Università Politecnica delle Marche accoglierà studenti provenienti da tutto il mondo, nell’ambito di un progetto internazionale che coinvolge 9 università europee attive nel campo delle scienze marine. Il corso di laure in Biologia Marina dell’Ateneo dorico è stato scelto da oltre il 50% degli studenti internazionali. Anche la Laurea Magistrale Internazionale in Environmental Engineering ha ottenuto lo stesso successo, registrando gli stessi numeri di allievi stranieri, con corsi relativi al mare e alle energie rinnovabili dal mare.

Sulla stessa linea la partecipazione dell’Università Politecnica delle Marche come co-fondatore del Cluster Tecnologico Nazionale per la Crescità blu e il progetto di una struttura di eccellenza a Fano per lo studio e la tutela del mare Adriatico, in collaborazione con gli atenei di Urbino e Bologna, la Stazione Zoologica Anton Dohrn, il CNR e il Comune di Fano. Prospettive anche nel campo delle biotecnologie farmaceutiche, dei nuovi alimenti e materiali, oltre che del turismo.

 

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