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Chiusa a Verona la 55esima edizione del Vinitaly. Successo per i vini marchigiani

Lo stand delle Marche ha ospitato una cinquantina di aziende in collettiva. Il 2022 ha registrato per i vini di casa nostra, il maggiore incremento in percentuale come export rispetto a tutte le altre regioni d’Italia

È arrivata dall’edizione 2023 del Vinitaly a Verona (che si è conclusa lo scorso 17 aprile, ndr) la conferma che i vini marchigiani piacciono e che è in crescita la richiesta di acquisto da parte degli acquirenti internazionali.

Lo stand delle Marche, mille metri quadri, ha ospitato una cinquantina di aziende in collettiva, mentre altrettante hanno occupato gli spazi espositivi adiacenti. Ormai le Marche si stanno posizionando sempre più in alto sui mercati italiani e soprattutto all’estero. Il 2022 ha registrato per i vini di casa nostra, il maggiore incremento in percentuale come export rispetto a tutte le altre regioni d’Italia: + 26% (Dati: Regione Marche). Significa sicuramente che quello di casa nostra  è un prodotto di qualità e che piace. Dimostra che i produttori e le aziende hanno una grande capacità di muoversi attraverso scenari internazionali, sostenuti anche dalle associazioni e dagli enti locali, Regione in primo luogo.

Piacevole e ben allestito anche lo spazio comune che ha sostenuto e presentato le aziende più piccole. Cartelloni che hanno indicato la zona di produzione, le caratteristiche del vino aromi e profumi e soprattutto messo a a disposizione del visitatore la bottiglia per l’assaggio. Giusta e piacevole anche la pulizia e la gestione del banco fatte dagli studenti dell’alberghiero Panzini di Senigallia. Ecco allora la motivata soddisfazione di Michele Bernetti, presidente dell’Istituto Marchigiano Tutela vini che spiega «senza trionfalismo come è nostra abitudine, ma con dati alla mano, come i successi di qualità e vendita del nostri vini siano stati confermati dai visitatori e soprattutto dagli acquirenti della manifestazione».

L’intervista a Michele Bernetti, presidente dell’Istituto Marchigiano Tutela vini
Il video

La Regione poi, attraverso l’assessore all’Agricoltura Andrea Maria Antonini, ha sottolineato come le Marche abbiano proposto le opportunità offerte dall’enoturismo, dopo la legge adottata a fine 2021. Con questo strumento infatti c’è l’opportuinità concreta per rendere le aziende vitivinicole luoghi di ospitalità allo scopo di far conoscere non solo il vino ma, attraverso il questo, anche i luoghi dove si produce, dove gli imprenditori hanno investito, spesso a livello familiare, le proprie speranze e il proprio futuro.

Insomma a Verona abbiamo colto il progresso del settore vitivinicolo marchigiano che sempre più, per fortuna, incomincia a contare su imprenditori giovani ma capaci, preparati e ricchi di entusiasmo.

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