Ancona-Osimo

Check-point Kyiv, il reporter di guerra Pierfrancesco Curzi racconta l’invasione dell’Ucraina

Un reportage "sul campo" in cui il giornalista anconetano descrive la "nuda verità e la cruda realtà di un dramma epocale"

ANCONA – “Check-point Kyiv”. È il titolo del nuovo lavoro “sul campo” del giornalista anconetano, Pierfrancesco Curzi, al suo sesto libro. Un reportage sulla guerra scatenata dalla Russia in Ucraina che verrà presentato ufficialmente venerdì 27 ottobre ad Ancona, presso la Sala del Consiglio Comunale, alle ore 18. L’autore dialogherà con il sindaco Daniele Silvetti. Modera il giornalista Giacomo Giampieri.

“Mentre i potenti della Terra usano le rispettive propagande per dissimulare le reali intenzioni sulle sorti del conflitto, in Ucraina la gente muore – si legge nella quarta di copertina -. I soldati, carne da macello buttata nel tritacarne di battaglie strada per strada in città spettrali; i civili, vittime innocenti della folle “operazione militare speciale” russa. Per avere un quadro definito di quanto sta accadendo in Ucraina, la terra dei confini violati, dei mercati devastati, dei bambini scomparsi, è necessario sporcarsi le mani sul posto. In questo libro Curzi racconta le sue esperienze personali di reporter di guerra dall’inizio delle ostilità attraverso le tappe vissute in prima persona nel Paese, i volti incrociati, le voci ascoltate, le riflessioni di un giornalista dal basso dentro le pieghe di un dramma epocale”.

«Credo che questo libro sia importante perché ci riporta, dal campo, la nuda verità, la cruda realtà, e ci consente di prendere parte a un dramma che non è per nulla lontano e di prendere le parti di chi sta combattendo per la sua e la nostra libertà”, osserva Vittorio Emanuele Parsi che ne ha curato la prefazione.

L’autore
Pierfrancesco Curzi (Ancona, 1968), scrittore e giornalista, è al suo sesto libro (tra cui due romanzi, Nell’afa, 2017, e Codice 4, 2021). Cronista da trent’anni, collabora con varie testate e, da dieci, con Il Fatto Quotidiano per cui ha scritto reportage da quattro continenti su temi legati alle guerre e all’immigrazione: dall’Afghanistan al Niger, dal Venezuela al Kurdistan, dal Nordafrica ai Balcani, dal Medio Oriente all’Irlanda del Nord e all’Ucraina. È stato osservatore internazionale durante le elezioni in Nicaragua (2006) e Guatemala (2007). Da marzo 2022 segue il conflitto in Ucraina ed è tornato più volte nel Paese in guerra. Per Infinito edizioni ha pubblicato In Bosnia (2015) e Nel Caucaso, da Grozny a Beslan (2016).

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