Ancona-Osimo

Chat su WhatsApp con la polizia per rafforzare la sicurezza sul territorio

È il nuovo progetto vagliato tra la questura, i vigili urbani e la Confartigianato. Ancona è la prima città italiana a sperimentarlo. Coinvolgerà i negozianti, divisi in tre macro zone. Fungeranno da sentinelle sul territorio

Al centro il questore Oreste Capocasa, poi la sindaca Valeria Mancinelli, il direttore centrale anticrimine Vittorio Rizzi, Maurizio Vallone direttore servizio controllo del territorio, Graziano Sabbatini presidente Confartigianato imprese Ancona Pesaro-Urbino

ANCONA – Basterà un sms inviato su una chat WhatsApp collegata alla polizia e ai vigili urbani tramite la Confartigianato per segnalare eventuali episodi criminosi. Il tutto con la collaborazione dei commercianti. È il nuovo progetto del controllo del territorio vagliato da Comune, Questura e Confartigianato, che entra nel vivo da oggi. Ancona è la prima città
italiana a vagliarlo. Trentacinque i negozianti che hanno aderito, suddivisi in tre macro zone: centro, Flaminia (per l’area a nord) e Conero (per l’area a sud).

«Le segnalazioni arriveranno al numero di cellulare di Marco Pierpaoli
(segretario Confartigianato Ancona) – ha spiegato Cinzia Nicolini, capo
delle Volanti – e il gruppo avrà il nome “Cittadini dalla spunta blu. Non sarà un pronto intervento immediato, per quello c’è il numero delle emergenze. Le segnalazioni
potranno riguardare cose sospette che richiedono approfondimenti, come
un’auto troppo spesso di passaggio in una zona o persone che avvicinano
anziani».

Al centro, la vice questore di Ancona Cinzia Nicolini

La Confartigianato farà da filtro e girerà alla polizia solo gli interventi rilevanti. «Hanno aderito sia attività italiane – dice Pierpaoli – che straniere. È due anni che lavoriamo a questo progetto. Siamo andati a parlare con i commercianti e gli artigiani, abbiamo fatto
una sperimentazione per formarli. L’adesione garantisce l’anonimato che
i negozianti devono rispettare pena l’uscita dal gruppo».

Da destra, Marco Pierpaoli di Confartigianato

Le segnalazioni importanti verranno trasmesse quindi alla polizia e ai vigili urbani che si occuperanno di effettuare le indagini. «Finalmente c’è una associazione che fa i fatti – ha commentato la sindaca Valeria Mancinelli – e non come quelle che si lamentano e basta,
soffiando sul fuoco».

Il progetto, come sottolineato anche dal questore Oreste Capocasa, servirà a combattere l’abusivismo e il degrado. Per il direttore centrale Anticrimine Vittorio Rizzi intanto i reati registrati ad Ancona sono in calo. «La provincia è virtuosa – ha aggiunto – Siamo al 20esimo posto su 130 provincie italiane per maggiore presenza di pattuglie sul
territorio che garantiscono la sicurezza». Il progetto è stato illustrato in questura alla presenza anche del direttore Servizio Controllo del territorio Maurizio Vallone e del presidente Confartigianato imprese Ancona e Pesaro-Urbino Graziano Sabbatini.

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