Ancona-Osimo

Champions League del volley femminile sordi, vince la GSS Ancona

L’Europa è del Gruppo Sportivo Silenziosi. Ha sbaragliato le squadre di Russia ed Ucraina. Diego Pieroni, team manager della società: «Anni di duro lavoro e sacrifici. È la prima volta che un club italiano di pallavolo vince la coppa dei campioni».

La squadra di volley

ANCONA – È una squadra dorica a vincere la Champions League del volley femminile sordi. L’ASD GSS si aggiudica la massima competizione europea riservata agli atleti che hanno perso l’udito. Dal 23 al 25 novembre scorsi a Brescia, al PalaNorda Foppapedretti, si è tenuta la Deaf Volley Champions League.

La rappresentativa italiana ha sbaragliato le squadre di Russia ed Ucraina, sottraendo loro l’ambita coppa, contendendosela in una finale tutta italiana con la Pavoni Brescia volley.
L’Europa della pallavolo sordi femminile è italiana, o meglio marchigiana. A battere le bresciane 3-1 è stata la squadra della ASD. GSSAncona – Gruppo Sportivo Silenziosi di Ancona, guidata dal coach Andrea Coccolo e dal Team Manager Diego Pieroni di Senigallia (centrale della squadra di pallavolo maschile sordi di Ancona e della Nazionale Italiana Maschile Sordi).

Già nel 2014, a Pesaro, alla sua prima partecipazione ad una DVCL la rappresentativa di Ancona si era contesa la coppa in una finale mozzafiato con la squadra russa di Kiev, uscendone però sconfitta.

Capitanate da Alice Tomat (premiata come best spiker-miglior attacco) Alice Calcagni (premiata come best server-migliore battuta) , Serena Spanò, Katia Zucchelli, Susanna Comelli, Francesca Petronini, Federica Bruni, Monica Cagliani, Elisa Imperiale, Luana Martone, Simona Brandani ci hanno creduto fino alla fine. Tomat è raggiante: «Ci ho creduto, ci abbiamo creduto assolutamente, nonostante avessimo un set in più nelle gambe. Abbiamo avuto la lucidità nei momenti più importanti e ci stiamo godendo questa vittoria. Serve anche un po’ di fortuna, serve l’errore dell’avversario che in certi momenti ti dà fiato e ti tiene attaccato alla speranza. Ma soprattutto, per giocare 5 partite in 3 giorni e vincere, non bisogna mai mollare. Sbagliare una palla e pensare a quella dopo, arrabbiarsi, certo, ma avere la tranquillità e, soprattutto, la consapevolezza che la propria compagna c’è. Non è stato un risultato scontato perché abbiamo lottato».

Diego Pieroni, team manager della società sordi di Ancona da oltre 15 anni: «È ancora incredibile vedere il nome della mia società, dopo anni di duro lavoro e sacrifici, lì in alto sul tetto d’ Europa. Il livello si è alzato parecchio e competere con le squadre dell’Est non è facile ma noi non siamo da meno. È la prima volta che un club italiano di pallavolo vince la coppa dei campioni; è motivo di orgoglio per noi italiani ma soprattutto per noi di Ancona far sventolare la bandiera biancorossa».

Dispiace un po’ per la squadra maschile che nonostante le assenze importanti, è riuscita a conquistare un buon quinto posto, dimostrando qualità e carattere contro antagonisti di livello eccellente.

«Stiamo cercando nuovi atleti sordi nelle Marche – continua Pieroni – che giocano nei campionati FIPAV per poterli inserire nella nostra squadra. Il Campionato Italiano dei sordi si tiene solo dopo la chiusura di quello udenti e l’appartenere ad una squadra di sordi non è assolutamente incompatibile con il tesseramento del campionato FIPAV: tutti i nostri sportivi giocano regolarmente in formazioni di udenti e partecipano, a fine campionato a tornei nazionali e/o internazionali organizzati dalla FSSI (Federazione Sport Sordi Italia, affiliata CONI e CIP). Giocare in una rappresentativa di atleti sordi ha, oltre al valore sportivo, una rilevanza fondamentale per la crescita personale in termini di autostima e sicurezza. Non da ultimo apre le porte alla possibilità di vestire la maglia azzurra della Nazionale italiana dei sordi ed in vista ci sono gli Europei, in Italia nel 2019».

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