Ancona-Osimo

“Il mio è un diritto”, ad Ancona due giorni di eventi del Centro Papa Giovanni XXIII sulla disabilità – VIDEO

Per il 25° anno dalla sua fondazione il Centro Papa Giovanni XIII ha promosso una due giorni di riflessione e confronto sulla disabilità. Sordoni: «Riportare i diritti al centro»

Un momento del convegno

ANCONA – Inclusione sociale, parità di trattamento, pari opportunità, non discriminazione, vita indipendente, sono stati i temi al centro del convegno nazionale “Il mio è un diritto” una due giorni di confronto e riflessione sui temi della disabilità promossa alla Mole Vanvitelliana dal Centro Papa Giovanni XXIII di Ancona in occasione del 25° anno dalla sua fondazione.

Al confronto hanno preso parte le organizzazioni del territorio che si occupano della disabilità, la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti (in video collegamento) e la ministra per le Disabilità Erika Stefani (ha inviato un contributo video). La convenzione approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006 e ratificata dal Parlamento Italiano nel 2009, pietra miliare a livello internazionale sul fronte dei diritti, è stata il tema centrale del dibattito.

«Nonostante dal 2009 l’Italia abbia recepito la Convenzione Onu con una legge, questa non è ancora “pesante” nel senso che non si fa ancora sentire pienamente – spiega Giorgia Sordoni vice presidente del Centro Papa Giovanni XIII -: su alcuni temi come il lavoro e la possibilità di vivere in maniera autonoma e indipendente nonostante la condizione di disabilità, c’è ancora strada da fare».

Giorgia Sordoni e Valeria Mancinelli insieme ai ragazzi del Centro Papa Giovanni XIII

Secondo Sordoni «riportare i diritti» al centro della questione «velocizzerebbe molte cose», per questo l’appello rivolto alle Istituzioni è quello di fare in modo che la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità «diventi veramente un documento che venga “digerito” e utilizzato, e dal quale le normative regionali possano assorbire realmente aiutando tutti noi operatori che lavoriamo nel mondo della disabilità ad applicarle».

A sottolineare il fatto che dalla Convenzione Onu «c’è ancora molta strada da fare» è stata la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli. «L’affermazione teorica dei diritti è ovviamente fondamentale, ma ancora più importante è la traduzione concreta» ha detto, spiegando che se da un lato «nella città di Ancona c’è ancora molto da fare, su una serie di interventi abbiamo investito» e fra questi annovera i progetti di vita autonoma «che siamo riusciti a concretizzare in un paio di appartamenti attrezzati in modo tale che persone anche con gravi disabilità possano sperimentare la vita autonoma».

Un momento del convegno

«Sull’abbattimento delle barriere architettoniche c’è tantissimo lavoro da fare – ha aggiunto -, ma in tutti i progetti di opere pubbliche che stiamo facendo c’è inserito l’abbattimento di queste barriere e così mano a mano che la città viene riqualificata vengono affrontati anche questi problemi». Mancinelli ha poi spiegato: «Abbiamo chiesto e ottenuto fondi dal Pnrr per questo tipo di interventi e questo dice che bisogna essere costanti, perché la questione non si risolve nel giro di trenta giorni o di un anno: bisogna costantemente utilizzare tutti i possibili canali di finanziamento, tutte le risorse e le opportunità per costruire nel concreto un pezzo di questi diritti».

Il ministro Erika Stefani nel suo intervento ha rimarcato il lavoro del governo con la legge delega del 2021 ed ha sottolineato la necessità di arrivare ad una società inclusiva grazie anche alle risorse del Pnrr allocate in diverse missioni e in particolare nella missione 5. La ministra Elena Bonetti ha sottolineato la necessità di rimuovere gli ostacoli che impediscono la partecipazione partitaria delle persone con disabilità e di eliminare le disuguaglianze per giungere ad uno sviluppo pienamente inclusivo.

Sul tavolo dei relatori anche la consigliera regionale Anna Menghi, la quale partendo dalla sua esperienza personale ha sottolineato che «se è vero che parlare di diritti oggi sembra scontato, farne concreta applicazione nel quotidiano è tutt’altro che immediato. A volte le leggi ci sono – ha detto -, ma non vengono concretamente applicate, e questo gap costituisce per le persone con difficoltà evidenti come le mie, il confine tra il vivere e il non vivere, è lo spazio nel quale dobbiamo agire tutti insieme perché nessuno venga più lasciato solo».

Fra i relatori che hanno partecipato alla due giorni, Guido Marangoni di Corriere Buone Notizie – Corriere Della Sera, Giampiero Griffo DPI Disabled Peoples’ International, Lucio Cottini del Giornale Italiano dei Disturbi del Neurosviluppo, Alessio Di Renzo, Carlo Lepri, Fabio Ragaini, Fausto Giancaterina.