Ancona-Osimo

Il centro di Ancona in degrado. I commercianti di corso Garibaldi insorgono: «Sciatteria disarmante»

Da fiore all'occhiello a passeggiata della vergogna. Il centro di Ancona versa in condizioni indecenti, tra inciviltà e incuria

Il porto di Ancona

ANCONA – Palazzi imbrattati con bombolette spray. Le isole tecnologiche, arrugginite e non funzionanti, utilizzate come bivacco per clochard. In ultimo la new entry: le finte fioriere posizionate come copertura per le colonnine degli allacci elettrici dei mercatini d’estate e scambiate per pattumiere dai passanti. Un colpo d’occhio pesante. Un’immagine che ferisce gli anconetani e restituisce un’immagine del capoluogo per nulla dignitosa. Tanto più che si parla di estate del rilancio turistico. E in queste condizioni la città offre un biglietto da visita tutt’altro che accattivante.

Isola di arredo in corso Garibaldi

L’abbandono

«C’è di base un problema d’incuria – commenta Simone Boari, titolare di Rosa Food – il centro è lasciato nell’abbandono più totale». Nell’estate del rilancio turistico il biglietto da visita non è di certo dei migliori. «I bagni pubblici sono sempre chiusi – incalza Boari – se per assurdo le nostre attività fossero chiuse, dove andrebbe la gente ad espletare i propri bisogni?». Domanda che tragicamente trova una risposta in ciò che rimane delle isole tecnologiche, utilizzate come giacigli per sbandati o orinatoi per vandali e cani. «Ne ho una proprio di fronte la vetrina del mio negozio – commenta Andrea Masini, titolare della boutique Rama’s – oltre a dare intralcio al passeggio, vengono scambiate per rampe dai ragazzi con lo skateboard». Col rischio anche di mettere in pericolo l’incolumità dei passanti. «Ho visto coi miei occhi il terrore nel volto di una mamma col passeggino che è stata letteralmente schivata all’ultimo» sottolinea Masini. L’inciviltà è sì un problema a sé, ma quando a monte non c’è nemmeno l’attenzione di chi dovrebbe provvedere alla manutenzione del bene pubblico allora il mix è esplosivo. 

I disagi

«Ogni mattina vedo i furgoni fare la chicane attorno alle fioriere che coprono gli allacci dell’elettricità» afferma Ashraf Azzazy, titolare del negozio +39Store che si affaccia lungo la parte alta di corso Garibaldi. Ma fosse solo quello il disagio, sarebbe pure sopportabile. Purtroppo vengono prese per contenitori per rifiuti. «C’è chi ci butta le sigarette – continua Azzazy – chi le cartacce, e chi si diverte a lanciare lungo il corso le palline di argilla». E pensare che dovrebbero servire a proteggere le colonnine per l’alimentazione elettrica dei mercatini estivi. «Non tocchiamo questo tasto – replica Pavani – per attirare visitatori in centro servono manifestazioni di qualità. Qui mi pare che scarseggi un po’ tutto». 

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