Ancona-Osimo

Centri per l’impiego, intesa tra Regioni e Ministero

Giovedì scorso (7 settembre) durante l'incontro a Roma tra il ministro Giuliano Poletti e gli assessori regionali è stato raggiunto un accordo sulla gestione omogenea dei servizi per il lavoro con una condivisione delle scelte e della strategia

ANCONA- Passaggio di competenze dei Centri per l’impiego dalle Province alle Regioni, dopo anni di incertezze sul loro futuro e su quello del personale, qualcosa comincia a muoversi. Giovedì scorso (7 settembre) durante l’incontro a Roma tra il ministro Giuliano Poletti e gli assessori regionali è stata raggiunta un’intesa tra Regioni e Ministero. È stata infatti concordata una gestione omogenea dei servizi per il lavoro con una condivisione delle scelte e della strategia tra Governo e Regioni.

«È stato un passaggio importante perché siamo giunti a una minima chiarificazione. Il ministro ha ribadito il passaggio del personale alle Regioni e la stabilizzazione definitiva dei Centri per l’impiego- commenta l’assessore Loretta Bravi che ha partecipato alla riunione, promossa dall’assessore al Lavoro della Toscana, Cristina Grieco, coordinatrice della IX Commissione della Conferenza delle Regioni-. Sono stati affrontati anche i temi relativi ai livelli essenziali delle prestazioni e alla collaborazione con l’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro: aspetti fondamentali per un proficuo rapporto tra pubblico e privato e per la qualità dei servizi erogati su tutto il territorio nazionale».

Assessore Loretta Bravi

Il ministro Poletti sottoporrà le questioni all’attenzione della presidenza del Consiglio dei Ministri. «L’incontro è stato importante perché usciamo dall’attuale periodo di incertezze nel quale sono stati tenuti e sono costretti a operare le Regioni, le Province i Centri per l’impiego. È importante il riconoscimento di una necessaria stabilizzazione del sistema, come pure l’aver definito i livelli essenziali delle prestazioni, così da poter chiarire quali siano i compiti e le progettualità- afferma la Bravi-. Auspichiamo per questo, una collaborazione proficua con l’Agenzia nazionale e attendiamo di capire i tempi e le risorse a disposizione per la stabilizzazione dei Centri, allo scopo di comprendere la ripartizione degli oneri tra lo Stato e le Regioni».

L’assessore ricorda anche che «nel 2017 le Marche hanno avviato una riorganizzazione capillare dei Centri per l’impiego che sta riguardando, al momento, la rete dell’informatizzazione e l’assegnazione dei bandi. Siamo arrivati a un accordo con i sindacati e stiamo lavorando alla programmazione dei servizi offerti, affidando ai Centri, in sintonia con la Regione, le attività capillari che servono ai territori. All’interno di questa logica di programmazione ed erogazione dei servizi, aspettiamo necessariamente una chiara definizione degli oneri finanziari da ripartire».

Nel corso delle riunioni tra l’assessore Bravi e i 13 referenti dei Centri per l’impiego marchigiani sono emerse 3 priorità: migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi territoriali pubblici  per l’impiego  semplificando e uniformando le procedure amministrative; garantire l’uguaglianza e l’imparzialità di trattamento attraverso l’applicazione di standard uniformi di servizio; promuovere un rapporto continuo e strutturato, omogeneo a livello regionale,  tra le categorie del mercato del lavoro, le scuole e le università.

«Il traghettamento è complesso, dobbiamo agire tenendo in considerazione quattro aspetti fondamentali: il potenziamento dei servizi, la stabilizzazione del personale, la certezza delle risorse nazionali e il rispetto della territorialità» riferisce la Bravi.

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