Ancona-Osimo

Cellulare, auricolare e telecamera per l’esame della patente. Ma viene scoperto. Deferito alla Procura 21enne

Nel corso dell’anno l’attività di contrasto della Polizia Stradale del Compartimento “Marche”, diretta e coordinata da Alessio Cesareo, anche in collaborazione con i funzionari della motorizzazione civile di Ancona ha permesso di denunciare all’autorità giudiziaria 132 cittadini stranieri

Gli oggetti recuperati
Gli oggetti recuperati

ANCONA – Nel corso dell’anno l’attività di contrasto della Polizia Stradale del Compartimento “Marche”, diretti e coordinati da Alessio Cesareo, anche in collaborazione con i funzionari della motorizzazione civile di Ancona ha permesso di denunciare all’autorità giudiziaria 132 cittadini stranieri che, con vari stratagemmi, hanno cercato di ottenere illecitamente patenti di guida. Tra i casi, quello che ha coinvolto un pachistano 21enne, residente a Fabriano deferito alla Procura della Repubblica di Ancona.

Il fatto
L’uomo, nel corso di una sessione d’esame per il conseguimento della patente di guida di categoria “b”, è stato sorpreso mentre utilizzava un cellulare, abilmente occultato sotto il maglione indossato che, fungendo da videocamera, inquadrava i quiz proposti nel monitor dell’aula esami. Le immagini riprese dalla videocamera, attraverso un piccolo foro prodotto ad arte sul maglione indossato dal candidato, venivano viste da un complice, con il quale era stato stabilito il contatto visivo prima di fare ingresso nell’aula di esame. Il complice, una volta letta la domanda, suggeriva al candidato le risposte dei quiz.

Il suggerimento veniva veicolato attraverso un piccolissimo auricolare, munito di sistema di ricezione con tecnologia bluetooth, inserito nel canale uditivo. L’apparato auricolare risultava di dimensioni così ridotte che gli agenti, per estrarlo, sono dovuti ricorrere all’ausilio di personale specialistico presso l’ospedale regionale “Torrette” di Ancona.

Sempre abilmente occultato addosso all’uomo veniva recuperato anche l’apparato bluetooth grazie al quale, le risposte che giungevano su di un altro telefono che il ragazzo teneva nella tasca dei pantaloni, per poi ripetute sull’auricolare.

 

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