Ancona-Osimo

Castelfidardo, bufera per il post del vicesindaco: le reazioni della politica

Dopo il suo post il rabbino Haim F. Cipriani, membro dell’Ucei, Unione delle comunità ebraiche italiane, non si è fermato e adesso chiede un incontro pubblico per le scuse

Il Salone degli Stemmi di Castelfidardo

CASTELFIDARDO – Le polemiche attorno alla nota vicenda che ha coinvolto il vicesindaco Romina Calvani infiammano gli animi a Castelfidardo. Dopo il suo post il rabbino Haim F. Cipriani, membro dell’Ucei, Unione delle comunità ebraiche italiane, non si è fermato e adesso chiede un incontro pubblico per le scuse. «Israelizzare (verbo), prendere qualcosa che non ti appartiene, per poi fingere spudoratamente che sia tuo interpretando il ruolo della vittima» è il testo del post che da giorni gira su Facebook e i primi di marzo è stato condiviso dalla vicesindaca del Movimento 5 stelle Calvani. La stessa, nel condividerlo sulla propria bacheca istituzionale, ha poi commento «Chiaro no?», scatenando nel giro di pochissimo polemiche e grande clamore sui social e non solo.

Le reazioni dell’opposizione

L’opposizione è insorta. Fare bene per Castelfidardo dice: «La nostra città non ha bisogno di finire sulle cronache per questo. Abbiamo tanto di cui occuparci ed essere orgogliosi: il Monumento Nazionale, il museo della fisarmonica, il Pif, una posizione unica tra il mare ed i monti, queste cose contano e per questo devono conoscerci. Purtroppo nel corso della vita si commettono errori, nessuno può affermare il contrario e a volte chiedere scusa è necessario ma non sempre sufficiente: occorre fare un passo indietro, dimostrare che oltre lo scivolone si ha senso di responsabilità, per il bene della città, dei castellani e delle istituzioni che si rappresenta, ci si fa da parte anche se costa, umanamente è comprensibile, ma se si ama il proprio paese questa è la dimostrazione più alta. Il nostro auspicio è che venga gettata acqua sul fuoco delle polemiche, non per minimizzare la gravità dell’accaduto che trova tutti concordi, ma perché il momento storico che stiamo vivendo ci chiede un sussulto di responsabilità e l’esercizio del rispetto nei confronti di tutti».

Il gruppo consiliare del Pd afferma: «Non si può affrontare tutto come se si fosse al bar. Se si sceglie di rappresentare i cittadini in ruoli istituzionali o pubblici va fatto con disciplina ed onore, proprio nel rispetto dei cittadini stessi. Altrimenti sarebbe meglio dedicarsi ad altro. Quanto avvenuto è grave. Per i modi e i contenuti. Peraltro su una situazione complessa e drammatica come quella del conflitto israelo-palestinese che ha provocato e continua a provocare dolore e vittime. Sulla stampa abbiamo letto giustificazioni imbarazzanti. Siamo certi che nell’imminente Consiglio Comunale la vicesindaca coglierà l’occasione per scusarsi pubblicamente».

Solidarietà popolare dice: «La comunità ebraica italiana chiede provvedimenti al sindaco di Castelfidardo a seguito di un commento postato dal nostro vicesindaco sulla sua pagina Facebook definito “antisemita”. Siamo certi della buona fede della diretta interessata che ha subito rimosso il commento e fornito delle scuse ufficiali dicendo che non aveva letto integralmente il contenuto di quanto condiviso (motivazione che, tra l’altro, non le fa onore a nostro avviso), ma rimane l’amarezza di fronte all’ennesimo uso leggero e un po’ maldestro dei social da parte di una carica istituzionale. Chi ricopre ruoli a livello pubblico, prima di scrivere, condividere o commentare dovrebbe pensarci su non una, non due ma cinque volte, perché oltre che una importante visibilità possiede anche grandi responsabilità».

Il consigliere di Fratelli d’Italia Marco Cingolani: «La possibilità di esprimere opinioni è legittima e sacrosanta e quando si ricopre un ruolo istituzionale è addirittura doverosa Siamo tutti convinti che a Gaza stia succedendo qualcosa di grave, frutto di una guerra infinita tra Israele e il popolo palestinese, oggi fomentato dai terroristi di Hamas ma il ruolo istituzionale impone una responsabilità doppia nel pubblicare opinioni. Servivano solo le scuse, senza giustificazioni, e che il sindaco ammonisse il vicesindaco».

Lorenzo Catraro del Psi: «Più leggo quanto scritto da lei rimango sorpreso, amareggiato ed anche preoccupato. Quale sia il motivo per cui l’abbia scritto dobbiamo capire che l’antisemitismo aumenta e se un rappresentante delle istituzioni scrive a vanvera (sarà poi vero?) è veramente preoccupante, come è preoccupante il silenzio del sindaco Ascani: fino ad oggi parlavamo dei parcheggi , ma qui siamo andati ben oltre. La reazione dicevo della comunità ebraica con Haim Fabrizio Cipriani è stata importante e a lui va dato il sostegno e la dichiarazione che siamo contro ogni forma di antisemitismo. Forse i cittadini saranno stufi e pensano al proprio focolare : ma far passare sotto silenzio quanto accaduto è grave. Ascani, Calvani non dicono nulla, in un silenzio assordante. Occorre una risposta decisa, Castelfidardo non è quella della Calvani: l’assessore se ne deve andare o deve essere sfiduciata. Castelfidardo non la merita».

© riproduzione riservata