Ancona-Osimo

Castelfidardo, intitolato il parco pubblico al maresciallo Marco Mandolini

Commozione di autorità e familiari presenti. Il parà originario di Castelfidardo aveva 36 anni ed all’epoca era in forza al nono battaglione di assalto paracadutisti

L'intitolazione del parco al maresciallo Mandolini
L'intitolazione del parco al maresciallo Mandolini

CASTELFIDARDO – In una splendida giornata di sole invernale ieri, domenica 14 gennaio, a Castelfidardo è stato intitolato un parco pubblico al maresciallo Marco Mandolini. Il sindaco Roberto Ascani ha detto: «Un eroe silenzioso, un servitore dello stato pluridecorato, vittima di un terribile omicidio nel lontano 1995 il cui nome, ancora oggi, grida e pretende verità. Capo scorta del generale Loi è stato membro del più prestigioso corpo speciale dell’esercito italiano, i paracadutisti del nono battaglione Col. Moschin. Grazie alla famiglia Mandolini per averci permesso di condividere questo dolore e per averci fatto conoscere chi era Marco, da vicino. Questa cerimonia ha avuto un triplice significato: onora il sacrificio di un soldato che ha fatto il suo dovere portando alti i valori della bandiera, rende il nome di Marco un esempio di fronte a tutti cittadini e dice in maniera chiara che tutta la città è al fianco della famiglia Mandolini per la ricerca di verità e giustizia. Sono particolarmente orgoglioso e fiero di aver iniziato e concluso questo percorso, sia per aver portato l’atto in consiglio comunale il quale ha ricevuto l’approvazione all’unanimità di tutte le forze politiche, sia per essere riusciti in tempi brevi all’intitolazione di un luogo pubblico».

Il nipote Simone ha detto: «Intitolare un parco nel nostro Comune a Marco Mandolini è sicuramente riduttivo per la sua breve ma intensa carriera come servitore dello Stato. È però un segnale forte di quanto per la famiglia, per le istituzioni e per tutte le persone, che in qualche modo hanno incrociato il percorso di vita con Marco, sia ancora una ferita aperta e dolorosa. Nulla potrà riportare Marco tra noi ma possiamo ricordarlo sempre nel cuore e, con l’intitolazione del parco di via Marx, anche le generazioni future avranno memoria del nostro eroe della porta accanto».

La cerimonia

La cerimonia si è svolta nell’area antistante la residenza Mordini di via Marx (zona Acquaviva). Un omaggio alla memoria dell’incursore dei corpi speciali dell’esercito italiano “Col. Moschin” nonché capo della sicurezza del generale Bruno Loi nella missione Ibis in Somalia del 1993, cui fu brutalmente tolta la vita in circostanze mai chiarite nel maggio 1995. Il parà originario di Castelfidardo aveva 36 anni ed all’epoca era in forza al nono battaglione di assalto paracadutisti. Al di là delle ipotesi e dei risvolti di un mistero italiano dalle molteplici implicazioni, la sua figura, i valori che ha incarnato ed il suo impegno meritano di essere ricordati oggi in maniera concreta e positiva. Motivo per cui, dando corpo ad una mozione approvata all’unanimità in Consiglio Comunale e all’atto di Giunta del novembre scorso, l’Amministrazione ha concordato con i familiari forma e modi per l’intitolazione del parco pubblico di via Marx. Allo scoprimento della targa hanno partecipato autorità istituzionali e militari. Poi è seguito il lancio con il paracadute della bandiera italiana a cura della sezione di Ancona della Associazione nazionale Paracadutisti d’Italia all’aviosuperfice in prossimità del ristorante “La Donzelletta”.

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