Ancona-Osimo

Castelfidardo, finale da brivido per la Due giorni marchigiana

Il Città di Castelfidardo, con un tracciato che evidenzia i velocisti, non ha deluso le attese ed ha regalato una gara intensa, veloce, combattuta

La Due giorni marchigiana 2023
La Due giorni marchigiana 2023

CASTELFIDARDO – Finale mozzafiato per il secondo appuntamento della Due giorni marchigiana. Il Città di Castelfidardo, con un tracciato che evidenzia i velocisti, non ha deluso le attese ed ha regalato una gara intensa, veloce, combattuta come non mai, ieri, 28 maggio. L’arrivo in volata, dopo fughe importanti ed il gruppo sempre a controllare, è stato deciso per pochissimi centimetri. E’ stato necessario attendere infatti l’esito del fotofinish per assegnare la vittoria a Matteo Pongiluppi, corridore di Carpi, che con i colori della Sias Rime ottiene la sua prima vittoria stagionale nella patria della fisarmonica, su un percorso vinto sempre da grandi campioni. Sul secondo gradino Attilio Viviani (Team Corratec) che ha corso sempre con lucidità e senza risparmiarsi. I suoi dirigenti hanno chiesto ai giudici un controllo ulteriore del fotofinish. Ma il verdetto finale non è mutato. Terzo Alessandro Motta (Biesse Carrera). «Sapevo e speravo di poter far bene perché prediligo questi arrivi in volata. Nei 200 metri del rettilineo finale – ha dichiarato Pongiluppi stremato all’arrivo -. Ho visto un “buco” e ci ho provato. Sentivo una gran gamba ed è andata bene. Per me è la prima vittoria stagionale in una gara d’alto livello e di rango internazionale. Ringrazio i compagni che hanno coperto le fughe durante un percorso molto veloce che ha valorizzato le mie doti. La dedico alla squadra ed alla mia famiglia. In modo speciale a mio padre che ieri ha compiuto gli anni».

Il percorso

Sono stati 182,4 chilometri, corsi sulle strade fra le città di Castelfidardo, Loreto e Recanati, che hanno regalato emozioni forti agli appassionati. Il primo vero caldo stagionale ha reso il tutto più difficoltoso. Prima del via sono state ricordate le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna e il ds Stefano Martolini, scomparso lo scorso anno a 41 anni per un tragico incidente su quelle strade. Dopo il primo giro vissuto a studiare il tracciato, si staccano in 15. Fuga lunga, però sempre controllata dal gruppo, anche se Gianmarco Garofoli, tra i battistrada, tenta di fare selezione guidando a lungo la testa della corsa (al termine si piazzerà al 18esimo posto). A metà percorso i fuggitivi diventano otto ma la gara, quella vera, è solo all’ultimo giro. Infatti al suono della campana dell’ultimo giro, quando ne mancano appena 22 al termine, tenta prima l’allungo il laziale Lolli (Aran Cucine). Subito ripreso da altri 20 uomini con la Zalf a fare l’andatura. I battistrada, poco collaborativi, guadagnano però solo una manciata di secondi. Tutto azzerato. Il gruppo si ricompatta negli ultimi due chilometri e regala ai tifosi presenti l’arrivo in volata mozzafiato. La combinata “Semar” va al vincitore Giosuè Epis (Zalf).

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