Ancona-Osimo

Castelfidardo, Andrea Lanari nella campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza al lavoro

Da oggi, 29 aprile, al 13 maggio a Thiene in provincia di Vicenza si accendono i riflettori sulla prevenzione degli infortuni con l’emozionante scatto del fotoreporter Riccardo Venturi che ha per protagonista il fidardense

Il manifesto con Andrea Lanari
Il manifesto con Andrea Lanari

CASTELFIDARDO – Andrea Lanari di Castelfidardo, invalido del lavoro e testimonial Anmil, Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, è il nuovo volto di promozione della sicurezza che comparirà sui manifesti. Da oggi, 29 aprile, al 13 maggio a Thiene in provincia di Vicenza si accendono i riflettori sulla prevenzione degli infortuni con l’emozionante scatto del fotoreporter Riccardo Venturi, pubblicato sul pannello 12 per 13 metri, che ha per protagonista appunto il fidardense per una straordinaria campagna di sensibilizzazione voluta da Progesto srl S.B., società di ingegneria specializzata nel controllo della qualità aziendale, nella sostenibilità e nella sicurezza, sostenuta dall’Anmil che ha scelto Andrea per questa campagna. Il 4 giugno 2012 la pressa si abbassò di colpo tranciandogli entrambi le mani e parte degli avambracci. Ha prestato la sua immagine a titolo gratuito per proseguire nella missione che porta avanti da alcuni anni per la diffusione della sicurezza sul lavoro assieme ai numerosi volontari dell’associazione che, da oltre 20 anni, si recano nelle aziende e nelle scuole per rafforzare la consapevolezza dell’importanza delle norme anti infortunistiche.

Le parole di Lanari

«Stiamo portando la nostra storia di infortunati in diverse realtà produttive per consapevolizzare le persone sull’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro – afferma -. Mercoledì 26 aprile siamo stati alla Camera dei Deputati per un convegno sull’alternanza scuola-lavoro promosso dall’onorevole Walter Rizzetto dove abbiamo portato le nostre idee per migliorare il sistema. I testimonial sono stati invitati diverse volte nelle scuole per parlare di salute nei posti di lavoro e inizieremo a concentrarci, dopo le morti di quei poveri ragazzi nelle occasioni di alternanza appunto, a promuovere progetti inerenti la cultura della sicurezza anche nelle scuole. Li stiamo proponendo alla Regione Marche per cercare di creare un percorso ad hoc per divulgare l’importanza di questa buona prassi».

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