Ancona-Osimo

Caso vaccini Falconara, «Somministrazioni contestate al di fuori del centro vaccinale»

L'amministrazione sgombera il campo dai presunti equivoci: «L'attività al Leopardi prosegue con efficienza, efficacia e correttezza». In città, però, dilaga l'apprensione, specie negli anziani: in tanti in fila fuori dal centro per chiedere informazioni

Il centro vaccinale al Leopardi di Falconara

FALCONARA – Il risveglio per la città di Falconara è stato turbolento, dopo i fatti di cronaca emersi nella mattinata di ieri. Tutti da accertare e da ricostruire, certo. C’è un’indagine in corso della Squadra Mobile di Ancona che sta vagliando cartelle e schede di vaccinazione. Ma ugualmente, in molti in prevalenza anzianisi sono recati al centro vaccinale Leopardi, dove il medico indagato ha prestato servizio, per cercare spiegazioni o informazioni utili. Lo specialista non c’è, oggi 23 aprile. Dopo una decisione presa con gli altri sanitari.

Ci sono invece gli infaticabili medici, infermieri e volontari, che continuano nella meravigliosa opera solidale e professionale, e ai quali sono pervenute richieste di chi ha provato a saperne di più (comprese alcune troupe televisive di emittenti locali e nazionali). Dopo un coordinamento generale del gruppo che gestisce la struttura, poco dopo l’apertura delle 9, alla luce dell’inchiesta giudiziaria, è stata scelta la linea della prudenza e del silenzio: si è evitato di formulare ipotesi o dichiarazioni in quanto non di loro competenza. Tenuto conto pure che, da quanto emerso ieri, le somministrazioni di soluzioni fisiologiche (al posto di vaccini Pfizer) contestate dagli inquirenti sarebbero state fatte a livello ambulatoriale e domiciliare.

Pubblicamente, invece, si è espresso il Comune di Falconara. Che ha provato a far rientrare la psicosi dilagante sul territorio, specificando in maniera perentoria la situazione: «Con riferimento alle notizie apparse sui mezzi di informazione relative ad un presunto caso di somministrazione di soluzioni fisiologiche in luogo di vaccini anti Covid-19, effettuate da un medico di base a pazienti residenti a Falconara, si ribadisce con fermezza che l’attività già in essere del centro vaccinale proseguirà nella più assoluta efficienza, efficacia e correttezza. Le somministrazioni contestate riguardano infatti l’attività del medico al di fuori del centro vaccinale, dove le dosi vengono preparate esclusivamente dagli infermieri», ha precisato l’amministrazione, aggiungendo anche che «in accordo con gli altri medici coinvolti, il professionista in questione ha sospeso il servizio presso il centro vaccinale di Falconara Marittima».

Nel frattempo, come detto, l’attività va avanti a pieno regime. Già ieri, 22 aprile, in occasione del Consiglio comunale, il sindaco Stefania Signorini aveva elogiato e ringraziato tutto il personale che si sta prodigando per compiere le vaccinazioni alle persone over 80 e con fragilità. Poche ore fa, tra l’altro, si è concluso un vertice con primo cittadino, il dottor Piero Donati, coordinatore dei medici, i volontari e i tecnici informatici per lavorare ad una piattaforma di prenotazione per le persone residenti a Falconara, che saranno interessate dalle successive fasi della campagna nazionale di vaccinazione. Il modello da replicare sarebbe quello già sperimentato con buoni risultati per i tamponi al PalaBadiali. A giorni, il nuovo portale, slegato dal circuito delle Poste, dovrebbe essere operativo.

«Mi auguro che, in un momento di estrema delicatezza, aumenti ancor di più il senso di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti allo scopo di non vanificare gli sforzi e le misure messe in campo per garantire il bene primario della salute della collettività», ha detto il sindaco Stefania Signorini, che nel frattempo ha ricevuto le congratulazioni per il punto di somministrazione falconarese dalla collega di Filottrano, Lauretta Giulioni, che vorrebbe replicarlo nella propria città. Alcuni funzionari comunali filottranesi hanno fatto visita al Leopardi per vedere come è stato strutturato.

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