Ancona-Osimo

Caso ditta Baldini: interrogazione parlamentare di Paglia (SI)

Il deputato Giovanni Paglia (Sinistra Italiana) ha presentato un’interrogazione parlamentare sul caso della ditta Baldini. Vicino ai lavoratori anche Francesco Rubini, consigliere di SEL-Ancona Bene Comune

Presidio dei dipendenti della ditta Sandro Baldini di Camerano
Giovanni Paglia, deputato Sinistra Italiana

CAMERANO – Solidarietà ai dipendenti della ditta Sandro Baldini anche da parte di Giovanni Paglia, deputato Sinistra Italiana, che ha presentato un’interrogazione urgente depositata presso la Camera dei deputati. Paglia ha chiesto al Ministro dele Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Derio come «intenda intervenire per evitare che l’obsolescenza o l’inadeguatezza della rete infrastrutturale comprometta la possibilità di svolgere correttamente l’attività di impresa. Come intenda agire a tutela dei lavoratori, che non possono essere utilizzati come forma di pressione, ma devono veder garantito il loro diritto alla continuità occupazionale». Per il deputato è «senza dubbio indispensabile tutelare due interessi non contrapposti, quello alla sicurezza stradale e infrastrutturale e quello alla continuità dell’attività d’impresa e quindi dei posti di lavoro. Si dovrebbero quindi chiarire immediatamente e senza possibilità di dubbio quale sia l’effettiva portata del cavalcavia 166, anche sottoponendolo a nuovo collaudo. Si dovrebbero intanto valutare soluzioni temporanee che consentano alle aziende di continuare ad operare, per evitare i licenziamenti».

Francesco Rubini, capogruppo Sel – Ancona Bene Comune

Vicino ai lavoratori anche Francesco Rubini, consigliere di SEL-Ancona Bene Comune: «La chiusura di un ponte sovrastante l’A14 lungo la direttissima del Conero ormai da molti giorni impedisce a ben 15 persone di lavorare: sono i dipendenti della Sandro Baldini, impossibilitati a raggiungere con i loro mezzi da lavoro la sede della ditta sita aldilà della strada chiusa dalla società autostrade. Basterebbe un collaudo per riaprire l’accesso e permettere di nuovo all’azienda di tornare a lavorare. Invece il collaudo non arriva e la società autostrade persevera in una chiusura preventiva dalle conseguenze nefaste per 15 famiglie ritrovatesi dalla sera alla mattina con una lettera di licenziamento in casa e l’impossibilità di lavorare. Tutto questo ha dell’incredibile: dove sono le istituzioni? È possibile che nessuno faccia nulla? A nome del gruppo consiliare SEL-Ancona Bene Comune e del gruppo parlamentare di Sinistra Italiana esprimiamo piena solidarietà e pieno sostegno ai lavoratori in lotta: faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per far riaprire l’azienda il prima possibile».

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