Ancona-Osimo

Caso Campana, la presidente impugna la sentenza del tribunale

Chiara la presa di posizione della presidente Gilberta Giacchetti dopo la sentenza che ha visto accogliere il ricorso del Comune

Il cortile di palazzo Campana a Osimo

OSIMO – «Rispettiamo naturalmente la sentenza del tribunale di Ancona ma siamo pronti ad impugnarla e richiedere un sospensiva, per il bene dell’Istituto che deve poter continuare a garantire la propria attività culturale a vantaggio della popolazione. Non è una richiesta a livello personale ma a tutela dell’istituto Campana». È chiara la presa di posizione della presidente dell’Istituto Campana per l’istruzione permanente Gilberta Giacchetti dopo la sentenza che ha visto accogliere il ricorso del Comune che aveva a sua volta impugnato la delibera assunta dal consiglio d’amministrazione dell’Istituto Campana il 3 maggio 2021, con la quale veniva nominata presidente la stessa Giacchetti. La dottoressa ora replica, pur accettando quanto emesso dal tribunale: «Impugneremo di nuovo la sentenza e chiederemo la sospensiva perché il Campana non può fermarsi. È a nome dell’Istituto che ci predisponiamo a compiere questi passi. Con tale sentenza la numerose iniziative previste rischiamo di bloccarsi e soprattutto si rischia di compromettere, non facendoli partire, i lavori di completamento dell’Istituto per i quali abbiamo ottenuto ingenti risorse dall’Ufficio della Ricostruzione. Sarebbe imperdonabile per l’Istituto e per la cittadinanza veder fermati i progetti che stanno partendo e che rappresentano il lustro della nostra struttura che è sempre più un punto di rifermento del territorio, non solo cittadino e regionale. Bloccarne le iniziative sarebbe una posizione suicida. Del resto abbiamo la convinzione che impugnare la sentenza per questa causa civile promossa dal Comune sia un passo giuridicamente legittimo e culturalmente necessario».

La vicenda

La giunta comunale di Osimo aveva conferito un incarico legale all’avvocato Andrea Galvani di Ancona (ottomila euro di spesa) per proporre azione giudiziaria, anche tramite richiesta di provvedimenti urgenti se ritenuti necessari, nei confronti dell’Istituto Campana per l’istruzione permanente in relazione all’avvenuta nomina della dottoressa Gilberta Giacchetti a presidente del cda. La nomina è stata ratificata quando il Consiglio d’amministrazione non era ancora completo, mancando uno dei componenti scelti dal Comune di Osimo per via della rinuncia del professor Alessandrini ancor prima dell’insediamento. Dopo due pareri discordanti, uno chiesto dall’Istituto Campana al professor Fabrizio Lorenzotti e uno dal Comune all’avvocato Alessandro Moroni, l’amministrazione Pugnaloni si rivolse all’avvocato Giuseppe Caia, docente all’Alma Mater di Bologna esperto in diritto amministrativo per avere un parere pro-veritate, super partes e più oggettivo possibile come previsto da legge. Il parere legale aveva confermato l’ipotesi avanzata dall’amministrazione comunale: l’organo collegiale al momento del suo insediamento deve essere completo, con cinque componenti tutti presenti, solo successivamente il cda può usufruire del quorum decisorio (tre su cinque) per approvare delibere.

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