Ancona-Osimo

Caro gasolio, i pescherecci restano nei porti: le marinerie delle Marche tornano in sciopero. Le donne della pesca: «Stanche di essere invisibili»

Le marinerie delle Marche riprendono lo sciopero per protesta contro il caro gasolio. Annalisa Giordano racconta le ragioni che spingono i pescherecci a restare fermi nei porti

La protesta delle donne della pesca di Ancona davanti al mercato ittico

ANCONA – Dopo essere tornati in mare per una sola giornata, i pescherecci delle marinerie delle Marche si fermano di nuovo e riprendono lo sciopero avviato due settimane fa. «Abbiamo pescato un solo un giorno – spiega Annalisa Giordano, rappresentante delle donne della pesca di Ancona, commerciante e moglie di un armatore -. Il prezzo del gasolio sta continuando a crescere e le marinerie di Civitanova Marche, insieme e quelle abruzzesi e pugliesi, ci hanno chiesto di tornare a scioperare insieme a loro».

Annalisa Giordano
Annalisa Giordano

Nei giorni scorsi le donne della pesca avevano manifestato a sostegno degli armatori e dei pescatori afflitti dal caro carburante e avevano incontrato la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, assieme a una rappresentanza delle marinerie del capoluogo marchigiano, per chiedere un intervento. Alla sindaca avevano chiesto di coinvolgere i primi cittadini delle altre località marchigiane in cui sono presenti marinerie, per fare pressing sul governo contro il caro gasolio.

Le donne della pesca sono state contattate dalla sindaca per un incontro che si terrà domani agli Archi, alla presenza anche dell’assessore Stefano Foresi. Intanto «dai ristoratori» del capoluogo arriva l’appello a tornare in mare, spiega Annalisa Giordano: «Ci dicono che hanno bisogno di pescato fresco e sono preoccupati perché praticamente, eccetto la giornata di lunedì quando siamo tornati in mare, ormai siamo in sciopero da tre settimane. Capiamo il loro punto di vista e le loro necessità, ma così non riusciamo ad andare in mare. Spendiamo una media del 50-70% in più a ogni rifornimento, il gasolio è più che raddoppiato».

Domani si terrà un incontro a Civitanova a cui parteciperanno le marinerie delle Marche, intanto il prezzo del gasolio continua a lievitare e nelle Marche tocca punte anche di 1,25 euro. «Siamo preoccupatissime – aggiunge Annalisa Giordano -, non abbiamo ancora nessuna risposta, nessuno spiraglio che ci faccia guardare al futuro con speranza e ottimismo, se continua così finiamo sul lastrico e tante imprese della pesca saranno costrette a chiudere, trascinando con sé, i marinai che vi lavorano e le famiglie, sia degli armatori che dei pescatori. Chiediamo solo di poter lavorare con dignità, siamo stanche di essere invisibili».

Pescherecci al Mandracchio


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