Ancona-Osimo

Cardiochirurgia da podio: in arrivo nuovi posti letto e due sale ibride

Triplicati gli interventi chirurgici e ridotto fortemente il tasso di mortalità. Sono risultati importanti quelli della Cardiochirurgia degli Ospedali Riuniti, presentati questa mattina (18 settembre) nel corso di una conferenza stampa ad un anno dall’insediamento del nuovo Direttore Marco Di Eusanio

Conferenza stampa sulla cardiochirurgia presso gli Ospedali Riuniti di Ancona

ANCONA – Multidisciplinarietà, aumento del numero di posti letto e due sale ibride ad elevato contenuto tecnologico dove diversi specialisti possano operare uno stesso paziente. Questi i prossimi obiettivi dell’azienda Ospedali Riuniti per il settore della Cardiochirurgia, guidata dal nuovo Direttore Marco Di Eusanio. Un centro d’eccellenza che, grazie ai risultati degli ultimi dodici mesi, si posiziona tra le prime tre realtà nazionali della sanità pubblica. Questa mattina, lunedì 18 settembre la conferenza di presentazione alla stampa. Tra i presenti anche il Governatore delle Marche Luca Ceriscioli Michele Caporossi, direttore generale degli Ospedali Riuniti.

Sono stati infatti 1.190 gli interventi cardiochirurgici maggiori effettuati nell’ultimo anno, con un tasso di mortalità pari all’1.7%, a fronte di uno standard medio statunitense del 3.4%, e con percentuali dello zero per cento nelle specialità della chirurgia valvolare, dell’aorta toracica e della mini-invasiva. Interventi che, tra settembre 2016 e agosto 2017, hanno registrato un incremento del 32% rispetto ai due anni precedenti. Si tratta di risultati che, per volumi ed esiti, collocano l’azienda ospedaliera marchigiana tra le prime tre realtà nazionali della sanità pubblica. Nel dettaglio, sono stati 641 gli interventi di cardiochirurgia nel primo semestre 2017, contro i 467 dello stesso periodo del 2016, con un aumento del 37,3%. Ottimi risultati anche per l’attività di cardiochirurgia pediatrica, condotta da ormai dieci anni dall’equipe diretta da Marco Pozzi, che registra un aumento del 13,2%. Significativo anche il dato relativo alla mobilità attiva extraregionale che registra per la cardiochirurgia un +34,6% e +8% circa in media nell’intero ospedale. Più in generale, le attività di ricovero presso gli ospedali Riuniti nel primo semestre 2017 sono state 23.414 a fronte delle 22.366 dello stesso periodo dello scorso anno, con un valore della produzione pari a 95.937.630 euro, rispetto agli 87.538.417 del 2016.

Da sin. Michele Caporossi, direttore generale degli Ospedali Riuniti; Luca Ceriscioli, presidente della Regione; Marco Di Eusanio, Direttore SOD Cardiochirurgia Ospedali Riuniti

Soddisfatto Michele Caporossi, Direttore Generale degli Ospedali Riuniti: «Risplende di nuova vita l’ospedale cardiologico Lancisi che dona una nuova offerta assistenziale, all’avanguardia e in grado di rispondere in tempo reale ai pazienti che a noi si rivolgono. In particolare è significativo il dato della mobilità attiva extraregionale che dimostra la capacità di attrazione di pazienti provenienti da fuori regione». «Questi risultati sono una grande vittoria – dichiara Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche – e i marchigiani possono contare su una struttura d’eccellenza. Non ha più senso andare fuori regione. I numeri confermano qualità e sicurezza. Chi un anno e mezzo fa parlava di fuga da Torrette si sbagliava. I dati degli Ospedali Riuniti parlano da soli e non ci fermiamo qui. L’obiettivo è continuare a crescere».

«Stiamo puntando su innovazione e ricerca– dichiara Marco Di Eusanio, Direttore SOD Cardiochirurgia degli Ospedali Riuniti – e questi risultati derivano dalla professionalità, dall’impegno e dall’attenzione di un gruppo di chirurghi, cardiologi e anestesisti che hanno voluto fare squadra attorno a un progetto che punta e investe sulla qualità di un servizio. Lavorando con approcci moderni e sempre più multidisciplinari, e sulla rete, interpretando il proprio ruolo di centro hub con senso di apertura e responsabilità. Ora la nostra ambizione è di rendere questo reparto del Lancisi un centro di cui tutti i marchigiani diventino orgogliosi».

L’eccellenza marchigiana è da ricondurre all’applicazione delle tecniche e degli approcci più moderni, chirurgici e anestesiologici, per minimizzare il trauma operatorio e aumentare il comfort dei pazienti. Traguardi importanti, frutto del potenziamento delle politiche e delle attività di rete volte a favorire e velocizzare l’accessibilità ai servizi da parte dei pazienti, con riduzione significativa dei tempi delle liste d’attesa (che ora si attestano intorno ai 30 giorni) e della presa in carico dei pazienti dalle varie cardiologie regionali ed extraregionali. Fondamentale oggi e sempre più in futuro un approccio basato sulla multidisciplinarietà e sulla condivisione delle attività tra diverse figure mediche come i chirurghi, i cardiologi e gli anestesisti nell’ambito del trattamento delle valvulopatie, degli aneurismi dell’aorta toracica e toracoaddominale, delle aritmie cardiache.

Da sin. Gian Piero Perna, Direttore Dipartimento Scienze Vascolari Mediche e Chirurgiche, e Fabrizio Volpini, Presidente della Commissione regionale Sanità

Tra gli obiettivi, la creazione di due sale ibride ad elevato contenuto tecnologico dove far lavorare insieme i vari specialisti (cardiochirurghi, chirurghi vascolari, anestesisti, radiologi, angiografisti) che mettano in comune le rispettive competenze per trattare il paziente con tecniche ibride sempre meno invasive, in unica seduta. Gian Piero Perna, Direttore del Dipartimento Scienze Vascolari Mediche e Chirurgiche, spiega che «i pazienti attuali sono complessi, quindi servono più figure professionali che intervengano insieme con successo. Presto ci saranno due sale ibride e saranno aumentati i posti letto. La quantità e la qualità vanno sempre insieme». Anche Fabrizio Volpini, Presidente della Commissione Sanità dell’Assemblea legislativa delle Marche, sottolinea l’importanza della «multidisciplinarietà e del lavorare in sinergia. È fondamentale anche fare rete con gli ospedali periferici per avere una comunità sanitaria coesa e sicura».

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