Ancona-Osimo

Carceri Marche, focus salute: è alto il numero di patologie psichiatriche

I dati nel terzo report del Garante regionale Giancarlo Giulianelli. Preoccupa l’alto numero di patologie di tipo psichiatrico. Numerosi anche gli atti di autolesionismo

Terzo focus del Garante regionale, Giancarlo Giulianelli, questa volta dedicato alla situazione sanitaria negli istituti penitenziari marchigiani. Preoccupa l’alto numero di patologie di tipo psichiatrico. Numerosi anche gli atti di autolesionismo.«Una problematica molto complessa – come spiega lo stesso Garante – che crea inevitabili ripercussioni sull’intero sistema. Nel corso del tempo le patologie hanno subito una sostanziale modifica, ma a questo non è seguita un’inversione di rotta per quanto riguarda gli interventi da mettere in atto, il potenziamento delle figure sanitarie e l’individuazione di nuove professionalità, la rivisitazione dei luoghi non più idonei per affrontare la situazione. Ovviamente si tratta di interventi non facili da concretizzarsi e che richiedono una convergenza d’intenti a più livelli istituzionali».

Quelle che destano maggiore preoccupazione sono le patologie di tipo psichiatrico, che riguarderebbero, con riferimento ai dati del 2022, 174 detenuti a Villa Fastiggi di Pesaro, 95 a Montacuto, 32 a Barcaglione, 18 a Marino del Tronto e 8 a Fermo.

«Gli istituti  – prosegue il Garante – fanno fatica a sostenere questo stato di cose. Esiste una struttura deputata ad affrontare il problema psichiatrico, ma da sola la Rems di Macerata Feltria, per altro con una ventina di posti a disposizione, non può soddisfare le esigenze del momento attuale”.

Tornando ai dati, risultano numerosi anche gli atti di autolesionismo e i tentati suicidi con 12 a Villa Fastiggi, 16 a Montacuto, 21 a Marino del Tronto, che annovera anche due tentativi portati a compimento.

Sempre alto il numero delle tossicodipendenze, non indifferenti i casi di epatite C e Hiv e si registrano ancora alcuni casi di positività al Covid.

Secondo Giulianelli «da questo quadro si evince la necessità che chi di competenza metta in campo azioni decise e che le istituzioni nel loro insieme prestino una nuova attenzione, anche nelle Marche, alla realtà carceraria».

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