Ancona-Osimo

Camerano, c’è una speranza per la riapertura del teatro

Chiuso da tanti anni, del futuro del Maratti se ne è parlato durante un incontro pubblico organizzato dall'amministrazione comunale

Il teatro Maratti di Camerano
Il teatro Maratti di Camerano

CAMERANO – Il teatro di Camerano, chiuso da tantissimi anni, potrebbe tornare a rivivere. Lo vuole l’amministrazione comunale che si è messa all’ascolto di tanti cittadini e ha organizzato un incontro pubblico ad hoc, “Modelli architettonici e funzionali del futuro teatro Maratti di Camerano”. La presentazione è stata organizzata dal Comune di Camerano in collaborazione con la Scuola di Ateneo di Architettura e Design Eduardo Vittoria dell’Università di Camerino. Assieme al sindaco Oriano Mercante e agli assessori di competenza era presente il professor Pippo Ciorra, ordinario di Composizione Architettonica alla scuola di architettura e design di Ascoli Piceno, accompagnato dagli architetti Luca Di Lorenzo Latini e Gilda Tormenti.

Le parole del sindaco

«Quello del nuovo teatro Maratti è un tema di vitale importanza per la città di Camerano sul quale abbiamo deciso di agire nel massimo della trasparenza e condivisione democratica con la cittadinanza – ha detto il sindaco Oriano Mercante -. Il team della Saad guidato dal professor Ciorra ha sviluppato diverse soluzioni e ha cercato di valutarne l’impatto sulla vita della città, su numero e agibilità dei posti realizzabili e sul tipo di attività praticabili, su costi e implicazioni strutturali e, infine, sul programma di riqualificazione di tutto il complesso che comprende il Museo della Fisarmonica, la “torre” e l’area di via delle Mura. Al Comune e al team di progettisti è apparso naturale discutere caratteristiche e implicazioni delle varie soluzioni di progetto in un’occasione di partecipazione pubblica dei cameranesi, ben consapevoli dell’importanza che un intervento del genere può avere per la vita della sala, della piazza di Camerano e della città tutta. L’obiettivo di questa prima fase di ascolto è raccogliere le reazioni dei cittadini e avviare una discussione che permetta al Comune di fare le migliori scelte possibili e passare alla fase del progetto definitivo, propedeutico all’avvio dei lavori».

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