Ancona-Osimo

Camerano rende omaggio a Salvatore D’Addario

La città che l'ha "adottato" per più di trent'anni ospiterà una mostra in suo onore. L'artista rivivrà nella chiesa di San Francesco di Camerano da giovedì 10 agosto

Un'opera di Salvatore D'Addario, "Il viaggio" (fonte: sito personale dell'autore)

CAMERANO – A un anno dalla prematura scomparsa del maestro Salvatore D’Addario, prende avvio nella sua amata terra dadozione, Camerano, la mostra itinerante “L’evolversi del segno”, a cura di Olga Lidia Priel Herrera e Andrea e Luigi D’Addario, con il patrocinio della Regione Marche e dello stesso Comune di Camerano. Un percorso emozionale e emozionante attraverso le sue testimonianze artistiche, le collaborazioni, i contributi critici, i legami culturali, le opere, le riflessioni sullarte e sulla vita, raccolto in un prezioso catalogo che vuole valorizzare, semmai ce ne fosse bisogno, lessenza dell’uomo e dell’artista.

Salvatore D’Addario

Ha salutato tutti prima di lasciare questa vita dove le sue opere rimarranno per sempre impresse. D’Addario è morto il 18 settembre dell’anno scorso all’ospedale di Torrette, grande anima di Camerano dove risiedeva ormai da oltre trent’anni. Si è spento a 66 anni dopo aver combattuto a lungo contro una malattia. Famose le sue opere scultoree sui metalli, una delle cui ultime mostre era stata allestita proprio all’interno del percorso ipogeo della sua città adottiva, Camerano appunto. D’Addario, originario di Ariano Irpino in provincia di Avellino, aveva esposto le sue opere in tantissime mostre sia in Italia che all’estero, pubblicato monografie e libri d’arte e insegnato anche all’istituto d’arte “Mannucci” di Ancona. Una carriera lunghissima quella del maestro e piena di successi, fonte di ispirazione per molti. Camerano gli aveva conferito la civica benemerenza.

La mostra sarà inaugurata giovedì 10 agosto alle 18.30 in Comune e verrà allestita nella chiesa di San Francesco. Interverranno Carlo Marchetti, ricercatore dell’Università internazionale del Secondo Rinascimento, il vicesindaco Federico Pini, l’assessore alla Cultura e Turismo, Ilaria Fioretti, Edoardo Granini, presidente della Pro loco, con testi critici di Fabio Ciceroni e conclusioni a cura dell’associazione culturale “Para un principe enano”. L’esposizione sarà visitabile fino al 24 settembre dalle 10.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30.

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