Ancona-Osimo

Estate e anziani, all’Inrca di Ancona aumentano gli accessi. Il dottor Cherubini: «Esposizione eccessiva al caldo»

All'Inrca di Ancona si registra un incremento degli accessi degli anziani in ospedale per malori correlati al caldo. Il punto con il direttore dell’Unità di Geriatria e dell'Accettazione geriatrica d’urgenza

Inrca Ancona

ANCONA – In ospedale «stiamo vedendo l’impatto del caldo di questi giorni sugli anziani». Lo spiega il dottor Antonio Cherubini, direttore dell’Unità di Geriatria e dell’Accettazione geriatrica d’urgenza dell’Inrca di Ancona. «Molti degli anziani che arrivano da noi mostrano disidratazione, delirium, fino anche al colpo di calore» dice il medico, spiegando che «molte di queste persone nonostante abbiano i condizionatori in casa, li tengono spenti, ci dicono di non utilizzarli».

Antonio Cherubini, direttore dell’Unità di Geriatria e dell’Accettazione geriatrica d’urgenza dell’Inrca di Ancona

Il caldo torrido continua a far sentire i suoi effetti anche nella terza giornata da bollino rosso su Ancona e sugli altri capoluoghi di regione. All’Inrca di Ancona si registra un incremento degli accessi degli anziani in ospedale «di circa un 15-20% negli ultimi due-tre giorni, la maggior parte dei quali mostrano gli effetti di una esposizione eccessiva al caldo».

A subire le conseguenze peggiori dell’ondata di calore sono gli anziani più fragili, quelli con patologie croniche o quelli che vivono da soli. «I pazienti con disfagia (difficoltà di deglutizione) arrivano spesso in ospedale con una severa disidratazione, con insufficienza renale – spiega il direttore Cherubini – e non è semplice convincerli ad assumere liquidi, per questo bisognerebbe lavorare sulla prevenzione, attivando servizi di cure domiciliari che possano infondere liquidi in vena o sottocute per evitare gli effetti del caldo».

Il medico rileva che con le campagne fatte negli ultimi anni dal Ministero della Salute, con raccomandazioni su come affrontare il caldo, «dovremmo essere tutti più preparati, invece continuiamo a vedere diversi malori collegati alle alte temperature. C’è da dire che molti anziani vivono da soli e quindi non riescono ad adottare le raccomandazioni, per questo è importante rafforzare i servizi territoriali per giocare d’anticipo».

«Molti di quelli che arrivano in ospedale riusciamo a gestirli nel punto di primo intervento – conclude- reidratandoli e ponendoli in ambiente condizionato».

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