Ancona-Osimo

Calcio, serie C, il presidente di Lega Marani: «Resteremo con sessanta squadre»

Il numero uno era presente ad Ancona delle finali della Integration League che si sono svolte allo stadio Del Conero

Da sinistra Berardinelli, Nocelli e Marani

ANCONA – Questioni di serie C, ma non solo. Promozioni, riammissioni, ripescaggi, seconde squadre di A e B secondo Matteo Marani, presidente di Lega Pro, presente ieri mattina 25 giugno alla sala convegni della Figc di Ancona per la conferenza conclusiva della Integration League – ieri al Del Conero le finali del torneo – insieme alla consigliera di Lega e amministratore delegato dell’Ancona, Roberta Nocelli, e all’assessore del Comune di Ancona, Daniele Berardinelli. A margine della conferenza le considerazioni del presidente Marani sui tanti aspetti che coinvolgono tutte le formazioni marchigiane che prenderanno parte al prossimo campionato di serie C, e cioè Vis Pesaro, Ancona, Recanatese e Fermana.

«La situazione in generale è meno drammatica di qualche stagione fa, ci sono state estati più turbolente, per la serie C – spiega Matteo Marani – e come detto più volte il merito è della serietà di regole che s’è data la Lega Pro, rispetto al rigore, al controllo dei costi e delle fidejussioni obbligatorie. Quest’anno siamo di fronte a qualche criticità, una sola società che non si è iscritta, il Pordenone, un’altra che certamente ha delle difficoltà significative, e poi vedremo il resto, aspettando che il 30 giugno ci venga detto (dalla Covisoc, ndr) com’è la situazione definitiva. Negli ultimi anni il calcio sta facendo emergere diverse situazioni difficili e la Lega Pro non è assolutamente quella che ha i problemi maggiori». Per quanto riguarda la questione del Lecco, che riguarda la serie B ma indirettamente anche la C, Marani prosegue: «Si ha titolo sportivo per una Lega e in questo momento il Lecco ha titolo per fare la serie B, visto che tra l’altro se l’è guadagnata sul campo. Credo che il merito sportivo sia uno dei fondamenti del nostro mondo, aspettiamo e vedremo, l’unica cosa che ho detto come Lega Pro, giusta e necessaria, è quella di rivedere la regola delle Noif che riguarda le promozioni dalla C alla B. Noi abbiamo diritto a quattro promozioni e nel caso in cui una nostra squadra non dovesse avere i requisiti viene riammessa una di B a scapito della serie C. E siccome noi, nel caso di una mancanza di requisiti, riammettiamo nel nostro campionato chi viene dalla D, con la stessa logica se per la B una squadra di C non dovesse avere i requisiti deve essere sostituita da un’altra di C. La Figc non credo che possa dire che il Lecco farà la C se non sarà ammesso in B, i nostri club sono molto fermi e chiari sul campionato a sessanta squadre. E poi ci vuole il titolo sportivo per partecipare a un campionato».

Marani conclude spiegando il meccanismo di distribuzione nei gironi delle seconde squadre di A e B: «Il consiglio direttivo ha posto alcuni criteri sulle seconde squadre: per l’assegnazione del girone il primo criterio sarà quello geografico e in caso di allineamento procederemo con il sorteggio. Nel caso di un’altra seconda squadra, questa andrà nel terzo girone». Quindi nel girone B che interessa le marchigiane potrebbe finire l’Atalanta under 23 (tra l’altro Bergamo si trova più a nord di Torino), ma anche la Juventus Next Generation

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