Ancona-Osimo

Calcio serie C, l’Ancona brinda alla stagione appena conclusa

Serata di brindisi e saluti a Matelica, all'agriturismo Il Colle del Sole, assente solo patron Tony Tiong. Ora si attende la probabile conferma del tecnico Marco Donadel

La festa dell'Ancona a Matelica

ANCONA – L’Ancona ha festeggiato ieri una stagione da ricordare, nonostante le difficoltà, il cambio di allenatore e l’uscita dai playoff, con una cena di fine anno all’agriturismo Il Colle del Sole di Matelica. Con la dirigenza schierata al completo – tranne patron Tiong, che però ha seguito la squadra nelle due ultime sfide con il Lecco e che ha saldato il suo rapporto con la città acquistando uno yacht di 35 metri dalla Crn Yachts by Ferretti Group di Ancona – l’Ancona di Tiong e Canil ha brindato alla stagione conclusa, senza maglie ufficiali e senza pallone, ma con i calici in mano, davanti al tramonto infuocato sulle colline matelicesi. Un omaggio alle radici di questa società, ma anche e soprattutto una necessità, visto che l’Ancona ha deciso questa cena solo pochi giorni fa e radunando tutta la rosa, i tecnici, la dirigenza e la stampa al completo ha faticato non poco a trovare posto per tutti. Piacevole la location quanto il panorama e l’accoglienza del Colle del Sole, volti sorridenti e tante strette di mano, nell’attesa che si cominci a parlare di nuova stagione: nei prossimi giorni potrebbe arrivare la conferma di Marco Donadel sulla panchina dorica, tecnico e società dovrebbero incontrarsi nei primi giorni della prossima settimana.

«E’ stata sicuramente una stagione avvincente ed emozionante – ha detto l’amministratore delegato Roberta Nocelli –, ogni anno il calcio ci offre tante sensazioni forti, e per me che arrivo a questo settimo anno consecutivo in questa società e ne ho viste passare tante, è sempre un nuovo inizio. E quando c’è un inizio c’è anche una fine anno. Il primo anno come Us Ancona che abbiamo scelto insieme ai tifosi, il nostro valore aggiunto». Quindi i ringraziamenti a tutti gli altri professionisti coinvolti in questa stagione, compresi Colavitto, Noviello e anche Virgili, assente nella serata. «E grazie alla mia famiglia – ha concluso Roberta Nocelli –, perché essere una donna di calcio non è facile, ho una passione vera che mi ha trasmesso Mauro Canil. Se siamo ad Ancona è merito suo. E di Sabrina, donna di calcio come me. Ancona è una piazza difficilissima, che vuole sentirsi importante. Noi abbiamo cercato di dare un indirizzo, nel segno della serietà e della coerenza. All’anno prossimo».

E’ stato quindi il turno di Roberto Ripa, anche lui amministratore delegato biancorosso: «Il nostro compito era quello di cercare di regalare emozioni alla tifoseria e di rispolverare emozioni sopite. Abbiamo passato momenti difficili e altri esaltanti, la vita è così, non conta le volte che cadi ma quelle in cui ti rialzi e apprendi la lezione. Vedere la nostra squadra lottare fino alla fine dell’ultima partita è stato motivo d’orgoglio per tutti, anche per il nostro presidente che lo ha detto ai ragazzi nello spogliatoio. Diciassette nuove acquisizioni a luglio e tre a gennaio: ringraziamo Francesco Micciola, che ha portato ad Ancona non solo giocatori ma anche uomini».

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