Ancona-Osimo

La Dorica Torrette rinata con la cura Luciano Marini

Dopo un girone d’andata tentennante, la storica formazione anconetana dall’arrivo di Marini ha incamerato vittorie e punti raggiungendo la salvezza con due turni d’anticipo

La Dorica Torrette di mister Luciano Marini festeggia la salvezza

ANCONA- La Dorica Torrette è salva, rinata, carica e vogliosa di guardare con ottimismo al proprio futuro. Tutto questo, insieme alla salvezza in Seconda Categoria ottenuta con due turni d’anticipo, l’ambiente torrettano lo deve in gran parte a mister Luciano Marini. Dopo il suo arrivo, a sostituire Andrea Marcelli, sono arrivati venti punti in dieci partite che sono valsi permanenza e ottavo posto in classifica. Una base solidissima da cui ripartire che, aggiunta alla rosa di cui dispone la compagine anconetana, consente di programmare e perché, no, di sognare.

«Sin dal mio arrivo dalla partita con la Sangiorgese ho visto grandissime potenzialità nella squadra – spiega mister Marini – Da parte mia ho cercato di tirar fuori il massimo da questi ragazzi, lavorando principalmente su psicologia e motivazione. La crescita è stata enorme, ma di questo va dato atto ai giocatori che si sono messi a disposizione e mi hanno seguito».

Un ambiente, una squadra, un’intera comunità, quella torrettana, che ora guarda lontano: «La qualità del materiale umano che c’è a Torrette è indiscutibile. Sono tornato a lavorare qui motivato, convinto e sicuro di far bene perché conoscevo l’ambiente. Non è stato facile, sono stati due i punti di svolta. Il primo a Ostra Vetere, quando pareggiammo 1-1 con tantissimi assenti, giocatori fuori ruolo e sfoderammo una prova di grande carattere e sacrificio. La partita con l’Ankon Dorica in casa poi, è stata la vera chicca di questo campionato».

E il futuro cosa riserverà alla Dorica Torrette e Luciano Marini: «Per adesso stacchiamo una settimana poi ci vedremo con la società e decideremo cosa fare. Intanto voglio ringraziare tutti i dirigenti, il presidente e i giocatori per quanto fatto. Sono state soddisfazioni sia tecniche che emotive quelle vissute in questa stagione. Spendo una parola anche per i tifosi che ci hanno seguito e sostenuto. In trent’anni di carriera difficilmente ho visto un pubblico così presente e caloroso»

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