Ancona-Osimo

Ancona Respect, un calcio solidale e senza barriere

Presentato il progetto della Polisportiva antirazzista dorica Assata Shakur dalla presidente Silvana Pazzagli. Intervenuto anche l'assessore allo Sport del Comune Andrea Guidotti

Foto di gruppo al termine della presentazione del progetto
Foto di gruppo al termine della presentazione del progetto

ANCONA- Un calcio senza barriere, senza distinzioni e che dia a tutti la possibilità di praticarlo sin dalla giovanissima età. È questo l’obiettivo di Ancona Respect, progetto nato nel 2014 e portato avanti con costanza e impegno dalla Polisportiva Antirazzista Assata Shakur. Tantissimi bambini tra i 5 e 12 anni in condizioni perlopiù disagiate saranno inseriti all’interno della scuola calcio che si è strutturata per la stagione con allenatori, educatori, psicologi e dottori. Tecnici come maestri di vita come ha dichiarato la presidentessa Silvana Pazzagli nella conferenza di ieri, lunedì 15, allo Spazio Comune Heval di via Macerata.

«Questa avventura è iniziata perché sentivamo l’esigenza di restituire al calcio la sua missione originaria vale a dire quello di essere uno sport di squadra in cui tutti i componenti danno il proprio contributo in base alle proprie capacità. Ciò ha un’alta valenza sociale, in quanto in tal modo si favorisce l’aggregazione e la solidarietà tra giovani di diversa provenienza e con diverse abilità. Tra le altre cose Ancona Respect dà modo a i bambini di socializzare e a noi di creare contatti con le famiglie che poi vengono coinvolte in altre iniziative».

Per permettere a tutti il diritto allo sport si è deciso di procedere anche con l’iniziativa della “quota sospesa” che è stata così illustrata. «Stiamo chiedendo alle imprese, ma anche ai singoli cittadini, di adottare un piccolo calciatore donando 100 euro, cifra necessaria per tutta l’attrezzatura, oltre che per l’iscrizione al campionato. L’attrezzatura che per quanto riguarda la divise sarà fornita da un laboratorio artigianale di Caserta che donerà il 10% del ricavato a un progetto di costruzione di campi da calcio nel sud Italia. Il campionato è invece quello ufficiale della Figc. E questo grazie al grande lavoro portato avanti dal presidente della Figc Marche Paolo Cellini». Presente alla conferenza anche l’assessore allo Sport del Comune di Ancona Andrea Guidotti.

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