Ancona-Osimo

Calcio: Ancona, il punto della situazione

Il mosaico societario appare sempre più difficile da decifrare. I soci di maggioranza Leone e Mastropietro sembrano fare affidamento su Ercole de Nicola, ex DS dell’Aquila

La formazione dell'Ancona scesa in campo nell'ultimo turno con la Reggiana (Official FB Page)

ANCONA- La prolungata sosta in campionato, già criticata ampiamente da mister Brini e da tanti altri addetti ai lavori, vedrà i dorici tornare in campo il 22 gennaio. L’attenzione non può quindi che concentrarsi su ciò che accade al di fuori del terreno di gioco.

A livello societario, il mosaico biancorosso appare sempre più difficile da decifrare.  I soci di maggioranza Leone e Mastropietro sembrano fare affidamento giorno dopo giorno su Ercole de Nicola, ex DS dell’Aquilasqualificato per Calcioscommesse nell’ultimo filone dell’inchiesta Dirty Soccer.

Proprio dalle parole di quest’ultimo, rilasciate al sito TuttoAncona.com, risulta evidente un suo coinvolgimento nella operazioni di mercato dell’Ancona.

In uscita Bambozzi, che raccoglie comunque un’ampia gamma di estimatori che vorrebbero rimanesse, il primo arrivo ufficiale è quello di Leandro Vitiello. Ex giocatore dell’Ascoli, può ricoprire tutti i ruoli di difesa e centrocampo aggiungendo esperienza e duttilità all’organico a disposizione di Fabio Brini.

Altra uscita è quella di Davide Montagnoli. Il classe ’97 andrà in Serie D a giocarsi la salvezza con il Castelfidardo. Il suo posto verrà preso, quasi sicuramente, da un altro attaccante. Difficile la pista che porta a De Santo, sembra, nei giorni scorsi, che ci siano stati contatti anche con altre punte.

I nomi sono quelli di Michele Paolucci, con un passato nella Juventus, Chievo Verona e Catania, e di Daniele Paponi, che sta facendo molto bene a Latina.

Rinforzi ce ne saranno, così è stato garantito. Il cammino dell’Ancona verso la salvezza è ancora impervio, anche se ci si ostina a parlare di playoff. La gara della ripresa, quella di Bassano, sarà fondamentale per capire come la squadra ha assimilato questa sosta. Il congedo, infatti, era stato altalenante.

La bella vittoria con la Reggiana aveva, parzialmente, fatto dimenticare le precedenti uscite negative e questo stop forzato non era certo la cosa più idonea che poteva capitare.

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