Ancona-Osimo

Cala il sipario, l’Ancona è in Serie D

I biancorossi perdono 1-2 il derby con la Sambenedettese e retrocedono aritmeticamente in quarta serie. Partita sospesa per lancio di fumogeni e contestazione contro società e giocatori

Al triplice fischio l'Ancona retrocede mestamente in Serie D

ANCONA – Abbandona la LegaPro l’Ancona e lo fa nel modo più triste possibile. L’aritmetica certezza non arriva con la vittoria del Forlì a Reggio Emilia, né tantomeno con il successo esterno del Fano. La formazione biancorossa scende in Serie D direttamente con la sconfitta per 1-2 nel derby con la Sambendettese, una di quelle partite a cui i tifosi sono legatissimi da sempre.

De Patre per l’ultima spiaggia sceglie il 4-3-3 confermando Paolucci al centro dell’attacco e in mezzo al campo ritrova Vitiello. Mister Sanderra, con tante defezioni, si affida alla qualità di Bacinovic e alla vitalità di Agodirin e Mancuso. L’Ancona parte al piccolo trotto contrariamente a quanto ci si aspetta, così che la Samb può agire di rimessa. Al quindicesimo gelato il Del Conero. Agodirin scappa via alla distratta marcatura di Daffara e infila un incerto Anacoura in uscita. La reazione dei biancorossi latita e la Curva Nord inizia a spazientirsi. Dal settore più caldo del tifo partono i primi cori di contestazione all’indirizzo dell’ AD Miani e del “Consulente di Mercato” Ercole di Nicola.

Nello striscione si invitano istituzioni e imprenditori a prendersi a cuore la questione Ancona

Dai fischi non vengono risparmiati neanche i giocatori, su tutti il poritere Anacoura. In campo la gara non vive di ritmi elevati e gli ospiti avrebbero anche la palla del raddoppio se la mira di Sorrentino non fosse imprecisa. Proteste vibranti da parte dell’Ancona sul fine di tempo, per un presunto fallo di mano in area di rigore avversaria. All’intervallo bordate di fischi per la formazione di casa con l’ex Radi e mister De Patre che si lasciano andare a qualche scaramuccia nel tunnel degli spogliatoi.

Nella ripresa il copione non si discosta da quanto visto nella prima frazione. L’Ancona non riesce a gettarsi con continuità nella metà campo avversario con la banda Sanderra che può limitarsi ad amministrare. L’unico sussulto d’orgoglio al tredicesimo quando Paolucci fa valere il suo curriculum, realizzando l’1-1 da attaccante vero d’area di rigore. Reazione Ancona? Niente affatto perché trascorrono appena cinque minuti che Vallocchia pesca magistralmente il sette, proiettando la Samb sull’1-2. I dorici iniziano a scomparire e la Curva Nord si spazientisce. La Serie D è ormai realtà e i tifosi esprimono tutto il malcontento facendo sospendere la gara per lancio di fumogeni. C’è da dire che i supporters hanno sostenuto la squadra fin quando c’era possibilità di riuscita, poi sono esplosi.

La contestazione della Curva Nord con il lancio di fumogeni

Al triplice fischio l’immagine è eloquente. Un fuoco brucia in Curva, lasciata desolatamente deserta prima della fine. Una stagione maledetta in cui i sostenitori anconetani ne hanno dovute subire veramente di tutti i colori, tra cui lo sfottò dei sambenedettesi disposti a forma di Serie D nei minuti finali nel settore di loro competenza.

E oggi, purtroppo, sembra solo prima passo di una lunga, l’ennesima, estate rovente per i colori biancorossi.

 

ANCONA 1905 -SAMB CALCIO 1-2

ANCONA: Anacoura, Vitiello (Dal 22st Bariti), Frediani, Bambozzi, Ricci, Cacioli, Daffara, Paolucci, Nicolao, Voltan (Dall’11st Del Sante), Zampa All. De Patre

SAMB CALCIO: Aridità, Di Pasquale, Radi, Grillo (Dal 31st N’tow), Lulli, Mancuso, Sorrentino (Dal 46st Di Filippo), Rapisarda, Agodirin (Dal 27’ Candellori), Vallocchia, Bacinovic All. Sanderra

Arbitro: Maggioni di Lecco

Assistenti: Mittica di Bari e Gregori di Bari

Reti: 15’ Agodirin, 13st Paolucci, 18st Vallocchia

Ammoniti: Grillo, Sorrentino, Bambozzi, Radi, Voltan, Bacinovic, Nicolao

Espulsi: Del Sante, De Patre (Allenatore)

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