Ancona-Osimo

Caccia sospesa nei siti Natura 2000

Questo è quanto ha stabilito la sentenza 5165 del Consiglio di Stato del 22 ottobre. L'assessore Moreno Pieroni: «La caccia prosegue in tutti gli altri territori»

ANCONA –  Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di WWF e LAC (Lega Abolizione Caccia), sospendendo con effetto immediato la caccia di tutte le specie all’interno dei siti Natura 2000. Obiettivo tutelare la fauna selvatica minacciata o rara di queste aree che rientrano in una direttiva dell’Unione Europea (Direttiva “Habitat” 42/93/CEE e  Direttiva“Uccelli” 2009/147/CEE), volta alla conservazione della biodiversità.
Nella Rete Natura 2000 rientrano infatti i Siti di Importanza Comunitaria (SIC) le Zone di Protezione Speciale (ZPS) e le Zone Speciali di Conservazione (ZSC) che proteggono complessivamente il 20% del territorio nazionale, come superficie.

La sentenza 5165 del Consiglio di Stato, che vieta la caccia nelle aree in questione del territorio regionale è arrivata lo scorso 22 ottobre. 

«Appare strano – ha commentato l’assessore regionale alla Caccia, Moreno Pieroni – che il Consiglio di Stato non abbia tenuto conto della L.r. n.7/95 che con grande chiarezza evidenzia la validità e l’efficacia della pianificazione faunistico-venatoria esistente. L’attività venatoria in ogni caso proseguirà regolarmente in tutti gli altri territori, secondo il calendario previsto».

Una sentenza che renderà necessario ai cacciatori di informarsi su quali siano le aree comprese nella Rete Natura 20000, dal momento che questi territori non sono segnalati nei loro limiti da specifiche tabelle. Infatti, chiunque verrà trovato in queste zone in atteggiamento di caccia, può essere perseguito penalmente. Informazioni che i cacciatori possono reperire presso le Polizie Provinciali, le Associazioni di caccia e gli Ambiti territoriali di caccia.

Ti potrebbero interessare

Ponte Garibaldi, diffida della Federcaccia di Senigallia

La sezione comunale di Senigallia della Federazione Italiana della Caccia minaccia di passare alle vie legali per salvaguardare i locali di sua proprietà interessati dal possibile esproprio per far costruire la nuova infrastruttura