Ancona-Osimo

Bollette in vetrina. Ad Ancona scatta la protesta degli esercizi pubblici firmata Confcommercio

Bollette triplicate per gli esercizi più energivori. Ad Ancona gli importi finiscono in vetrina con l'iniziativa della Confcommercio

Caffè Giuliani bolletta in vetrina

ANCONA – L’iniziativa era stata paventata da qualche settimana. Giusto il tempo di organizzarla sotto l’egida di Confcommercio Marche Centrali. Ed ecco spuntare sulle vetrine degli esercizi pubblici di corso Garibaldi il volantino con gli importi delle bollette di luce e gas. Rincari impressionanti che stanno mettendo in ginocchio le imprese della città.

La stangata

Basta incamminarsi lungo le vie del centro città per rendersi conto del danno economico che i rincari energetici stanno provocando alle piccole attività di vicinato. Siamo partiti dalla parte bassa del corso principale. Sulla porta d’ingresso del Caffè Giuliani è esposto il cartello con il confronto tra gli importi del 2021 e quelli di quest’anno. Una botta da capogiro: oltre 16 mila euro di energia elettrica rispetto ai 5 mila dell’anno precedente. E 1.700 euro di gas nell’anno in corso in confronto ai circa 600 del 2021. «Non è sostenibile un andamento del genere – commenta serio il titolare, Michele Zannini – serve una manovra strutturale, altrimenti non so quante piccole imprese saranno in grado di fare fronte al prossimo inverno». Infatti il terrore degli imprenditori è in prospettiva. Con gli ulteriori aumenti che si stanno profilando all’orizzonte c’è seriamente il rischio di incorrere in una spoon river delle piccole imprese. Poco più su, proseguendo la camminata verso piazza Roma, gli importi delle bollette compaiono anche sulla vetrina del negozio La Stilografica di Francesco Ciarrocchi che tiene a puntualizzare: «nonostante i miei consumi siano minori rispetto ad altre attività, le bollette sono comunque raddoppiate». Da qui la volontà di aderire all’iniziativa sponsorizzata dall’associazione di categoria. In corso Mazzini, invece, è il negozio di abbigliamento Paco’s ad aver preso parte alla protesta.

Il grido d’allarme

L’input di Confcommercio Marche Centrali arriva dal bisogno di far sentire forte e chiaro il grido d’allarme delle tante piccole imprese del territorio che rischiano di rimanere strozzate dal caro bollette. «“Siamo di fronte ad un’emergenza drammatica – afferma il direttore generale Confcommercio Marche e Marche Centrali Massimiliano Polacco –, con le imprese che si trovano a dover pagare le bollette da tre a cinque volte in più rispetto ad un anno fa. E’ evidente che servono risposte immediate per tagliare il costo dell’energia altrimenti si rischia di mandare in fumo una ripresa economica che era in atto». Gli interventi da mettere in cantiere devono assolutamente essere approntati su base nazionale. «Bisogna agire subito in sede europea sul cosiddetto Energy Recovery Fund – insiste Polacco – e puntando a fissare un tetto al prezzo del gas e alla revisione delle regole e dei meccanismi di formazione del prezzo dell’elettricità. Inoltre dobbiamo rendere più inclusivi i crediti di imposta fruibili anche da parte di non energivori e non gasivori».

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