Ancona-Osimo

Bollette salate: in parrocchia si risparmia con riscaldamenti spenti e accensione ridotta

Ad Ancona e a Falconara alcuni amministratori parrocchiali stanno adottando degli accorgimenti per far fronte ai rincari di luce e gas. Ecco cosa raccontano

ANCONA – Con l’avanzare dell’autunno e in previsione del freddo dei mesi invernali, i salassi per i rincari di luce e gas sono in agguato. Le bollette salate non risparmiano nessuno, nemmeno le parrocchie che tra celebrazioni, catechismo e oratorio, devono pensare a delle soluzioni per poter risparmiare. «Vedremo strada facendo il da farsi. Sicuramente cercheremo di ridurre le ore di accensione dei riscaldamenti anche se non sarà facile perché abbiamo un’unica centrale termica per chiesa, palestra e abitazione – spiega don Sauro Barchiesi, parroco della Chiesa di San Gaspare del Bufalo, a Brecce Bianche-. Da sempre parzializziamo gli automatismi in quanto per ogni settore è possibile decidere l’accensione e lo spegnimento, ma cercheremo di ridurre ulteriormente. Ad esempio però, in palestra non è possibile stare senza riscaldamenti soprattutto quando ci sono corsi come ginnastica dolce».

Don Sauro quindi come pensa di fare?
«Durante il covid abbiamo celebrato tutte le messe nella chiesa principale per mantenere il distanziamento, adesso torneremo ad utilizzare la chiesa piccola quando ci sono poche persone, così l’ambiente si riscalderà prima. Sto anche valutando delle soluzioni per risparmiare, come ad esempio montare un accumulatore in quanto la parrocchia è dotata di pannelli fotovoltaici e installare caloriferi che hanno un sistema di riscaldamento immediato. Purtroppo, non essendo la parrocchia una ditta o un privato, non abbiamo potuto usufruire del bonus del 110%. Sicuramente il cappotto termico ci sarebbe stato di grande aiuto. Per il presente spero di riuscire a coprire la spesa delle bollette, per il futuro vedremo come fare… La provvidenza provvederà».

«Per il momento in tutti i locali – chiesa, oratorio e teatrino- continueremo a tenere accesi i riscaldamenti per garantire il massimo comfort ai fedeli, poi vedremo di volta in volta come fare. Non ho pensato a delle soluzioni, confido nelle offerte e, in caso di bisogno, in un aiuto da parte della Diocesi», afferma don Alessio Orazi, amministratore parrocchiale delle Chiese del centro Santi Cosma e Damiano, SS Sacramento e San Francesco alle Scale.

A Falconara, don Marco Castellani, amministratore parrocchiale delle Chiese Visitazione Beata Vergine Maria e Santa Maria Goretti, ha invece avvisato i fedeli già da alcune settimane che quest’anno, a causa degli aumenti dei costi del gas e del razionamento dello stesso, i riscaldamenti in chiesa non verranno accesi. Pertanto, durante le celebrazioni i partecipanti dovranno coprirsi come meglio credono. Sia nella parrocchia di Falconara Alta che in quella di Case Unrra, Don Marco ha installato delle lampade a infrarossi che permettono di riscaldare in pochissimo tempo il locale dove celebra alcune messe e dove, a Santa Maria Goretti, si riunisce anche il coro per le prove.

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