Ancona-Osimo

Bollette salate, ecco i bonus e le agevolazioni a disposizione. Una guida con la consulente del lavoro

I costi di energia elettrica e gas stanno mettendo a dura prova famiglie e imprese. La consulente del lavoro spiega come risparmiare nella giungla dei rincari

ANCONA – I rincari energetici preoccupano famiglie e imprese che non riescono più a far fronte al costo crescente delle bollette dell’energia elettrica e del gas. Una situazione che va a sommarsi ai rincari de prezzi dei beni di prima necessità, che si riflette sul carrello della spesa, sempre più pesante, e al costo delle materie prime. Insomma continue stangate che erodono il potere di acquisto delle famiglie e la capacità di investimento delle imprese quando non arrivano a minacciarne la stessa sopravvivenza.

Francesca Donati consulente del Lavoro

Cosa possono fare famiglie e imprese per attutire il colpo? L'”ombrello” arriva dal Decreto aiuti varato dal governo uscente. «L’autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), ha recentemente fatto sapere che se in Italia il costo dell’energia e del gas rimanesse ai livelli attuali e le minacce della Russia all’Europa sulla chiusura dei gasdotti in autunno si rilevassero reali, il costo delle bollette potrebbe arrivare alle stelle – fa sapere Francesca Donati, consulente del Lavoro, membro del Centro Studi Consulenti del Lavoro di Ancona -. Per questo il Governo con l’emanazione del Decreto Aiuti bis, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 agosto 2022, introduce e proroga alcune misure per cercare di calmierare costi della spesa energetica per imprese e famiglie».

Quali sono le misure previste? «Innanzitutto, rafforza il bonus sociale per l’energia elettrica e il gas già introdotto dal Decreto Aiuti, prevedendo una rideterminazione per il 4° trimestre 2022, delle agevolazioni delle tariffe da parte di Arera da adottare entro il 30 settembre 2022. Il bonus sociale è previsto per i clienti domestici economicamente svantaggiati e per i clienti domestici in gravi condizioni di salute. Mentre le compensazioni per le forniture di gas naturale vanno sulla base del valore Isee, che non deve essere superiore a 12.000 euro e 20.000 euro per le famiglie numerose».

La misura prevede l’annullamento da parte di Arera per il 4° trimestre 2022, delle aliquote degli oneri generali di sistema applicate sia alle utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione con potenza fino a 16,5 Kw, sia alle utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 Kw, anche connesse in media e alta/altissima tensione per usi di illuminazione pubblica o ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. Prevede poi la sospensione fino al 30 aprile 2023 delle modifiche unilaterali dei contratti di energia elettrica e gas naturale da parte dei fornitori e dispone la tutela dei clienti vulnerabili nel settore del gas naturale a decorrere dal 1° gennaio 2023.

Da questa data i fornitori e gli esercenti il servizio di fornitura di ultima istanza sono tenuti ad offrire ai clienti vulnerabili la fornitura di gas naturale a un prezzo che rifletta il costo di effettivo approvvigionamento nel mercato all’ingrosso. In pratica rientrano nell’agevolazione gli utenti in condizioni economiche svantaggiate; i disabili; le utenze ubicate su isole minori non interconnesse; le utenze ubicate in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi; le persone di età superiore a 75 anni.

Oltre che intervenire in favore delle famiglie, il decreto Aiuti bis prevede anche misure per le imprese, con crediti di imposta per l’acquisto dell’energia elettrica e del gas naturale. «Alle imprese energivore – spiega – , ovvero quelle con un forte consumo di energia elettrica (aziende estrattive, aziende di fabbricazione di coloranti o altri prodotti chimici, o aziende di fabbricazione del vetro ad esempio), così come alle imprese con un forte consumo di gas, i cui costi per l’energia elettrica o il gas naturale del 2° trimestre 2022 abbiano subito un incremento superiore al 30% rispetto agli stessi costi  del 2° trimestre 2019, sarà riconosciuto un credito di imposta del 25% della spesa sostenuta per l’acquisto dell’energia elettrica e del gas naturale effettivamente utilizzati nel 3° trimestre del 2022».

«Per le imprese con contatori di potenza superiori a 16,5 Kw ma non energivore – aggiunge – , così come per le imprese diverse dalle gasgivore, i cui costi dell’energia elettrica e del gas naturale si siano incrementati nel 2° trimestre 2022 più del 30% rispetto allo stesso trimestre del 2019, avranno diritto ad un credito di imposta del 15% sempre per la spesa sostenuta per l’acquisto dell’energia elettrica e del gas naturale effettivamente utilizzati nel 3° trimestre 2022».

I crediti di imposta sono utilizzabili esclusivamente entro il 31 dicembre 2022 e sono cedibili solo per intero. «Certo è che con la corsa dei prezzi per l’energia che stiamo vivendo, questi aiuti sembrano fare poco, e per cercare di stare più tranquilli, l’ideale sarebbe istallare dei pannelli fotovoltaici». Ma ci sono agevolazioni per istallare i pannelli fotovoltaici? «La risposta è si. C’è il Bonus ristrutturazioni valido fino al 31 dicembre 2024 che prevede la detrazione del 50% della spesa sostenuta (fino ad un massimo di 96.000,00 euro) da detrarsi in 10 anni, oppure usufruendo dello sconto in fattura o ancora della cessione del credito. Possono usufruirne il proprietario o nudo proprietario dell’immobile; il titolare di diritto reale di godimento sull’immobile; l’inquilino o il comodatario; i soci di cooperative divise e indivise; i soci di società semplici; gli imprenditori individuali peri gli immobili che non rientrino in quelli strumentali».

Per poter usufruire del bonus, bisogna però fare apposita comunicazione all’Enea (Energia Nucleare Energie Alternative) entro 90 giorni dalla fine dei lavori. «In alcuni casi è possibile usufruire anche del Superbonus 110%. Ovviamente non solo per l’istallazione di impianti fotovoltaici, ma se quest’ultima è inserita nel miglioramento della classe energetica dell’immobile, ad esempio attraverso la realizzazione del cappotto esterno, o la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con un impianto centralizzato, si potrà detrarre l’intera spesa in cinque anni oppure ottenere lo sconto in fattura o ancora la cessione del credito. Ad usufruirne possono essere le persone fisiche per lavori su abitazioni o villette unifamiliari (l’agevolazione è possibile fino al 31/12/2022 se almeno il 30% dei lavori è stato realizzato al 30/06/2022); condomini e mini-condomini (fino al 31/12/2023, poi l’agevolazione passa al 70% per il 2024 e al 65% per il 2025); Iacp e cooperative. Infine, ci sono finanziamenti e prestiti agevolati per l’istallazione di impianti di pannelli solari e/o di pannelli fotovoltaici a cui possono accedere sia i privati che le imprese».

Si tratta di convenzioni che le varie Regioni hanno stipulato con gli istituti di credito, spiega «quindi possono variare da Regione a Regione, per rilasciare dei finanziamenti agevolati che coprano costi di realizzazione dell’impianto, le spese burocratiche come le autorizzazioni a costruire o le spese per l’allaccio, i costi di attivazione. Questi finanziamenti possono essere portati in detrazione, o si può avere lo sconto in fattura o fare una cessione del credito. Anche per portare in detrazione questi finanziamenti – conclude – è obbligatorio effettuare la comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori».

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