Ancona-Osimo

Le bollette del gas schizzano alle stelle, piscine anconetane sotto pressione

Costi più che raddoppiati rispetto allo stesso mese del 2019, prima dell'inizio della pandemia. Senza i ristori delle amministrazioni comunali oggi questi impianti sarebbero chiusi

La piscina del Passetto durante una partita di pallanuoto di serie A2 maschile durante la stagione invernale

ANCONA – Per le piscine è il momento di fare i conti con l’inverno e il caro-energia. Dopo gli anni segnati dalle chiusure per il Covid e dal drastico calo dei frequentatori, l’aumento dei costi di luce e gas hanno finito per mettere seriamente in ginocchio gli impianti natatori di tutta Italia, con il serio rischio di chiusura anche per le piscine dell’Anconetano. Ad Ancona la vasca del Passetto, così come quella di Ponterosso – chiusa per lavori – sono gestite da Cogepi, al pari della piscina comunale di Chiaravalle, mentre quella di Vallemiano ad Ancona è in gestione alla Vela Nuoto Ancona, società sportiva che fa parte del consorzio Cogepi e che si avvale della consulenza di quest’ultimo. Con le bollette appena arrivate e relative a novembre, che sono più che raddoppiate rispetto al periodo pre-Covid, e con gli introiti diminuiti durante e dopo il periodo della pandemia non c’è da scherzare. Le piscine sono comunali e gestite tramite bando e senza l’aiuto delle amministrazioni comunali, come successo anche altrove, questo tipo di impianti sportivi definiti energivori proprio perché, a differenza di una palestra, per restare in funzione consumano elevate quantità di energia, oggi sarebbero chiusi

I numeri del problema e la fotografia del momento li descrive Igor Pace, amministratore di Cogepi e presidente della società sportiva Vela Nuoto Ancona: «Rispetto al 2019, dunque prima dell’inizio della pandemia – spiega Pace – le nostre bollette per il riscaldamento delle piscine sono più che raddoppiate. E poi lo scorso mese di novembre è stato caldo, il conteggio andrebbe fatto confrontando anche i metri cubi consumati. Nel 2019 al Passetto avevamo pagato circa 7mila euro, quest’anno la bolletta è cumulata con quella di ottobre, ma la cifra riconducibile a novembre è di circa 15mila euro, a Chiaravalle oltre 4mila nel 2019 e oltre 9mila quest’anno, ma con una tariffa diversa rispetto a quella che paghiamo ad Ancona. Difficile dunque fare confronti mese su mese tra Ancona e Chiaravalle, ma l’ordine di grandezza è questo. E mostra una situazione che sarebbe insostenibile se non ci fossero i ristori dei Comuni di Ancona e di Chiaravalle che ci vengono incontro nel sostenere questi costi, visto anche che gestiamo impianti comunali e che i prezzi di accesso alle piscine non sono decisi da noi, ma sono definiti dalle rispettive amministrazioni comunali. Il discorso è un po’ diverso per la piscina di Vallemiano, dove il gestore è Vela Nuoto Ancona con la consulenza di Cogepi e dove le utenze del gas sono a carico del Comune».