Ancona-Osimo

Ancona, bocciata la revoca della delibera sul molo Clementino. Rubini: «Non mi stupisce»

In consiglio comunale s'è tornato a parlare di banchinamento grandi navi. Sempre favorevole il centrosinistra, astenuta la maggioranza

ANCONA – La questione della banchina per le grandi navi da crociera al molo Clementino del porto anconetano è tornata sui banchi del consiglio comunale, in seguito a una richiesta da parte del consigliere e vicepresidente Francesco Rubini di revoca della delibera con cui l’amministrazione comunale, anni fa, aveva dato il via libera alla possibilità di realizzare l’approdo, a pochi passi dai monumenti storici più importanti della città. Tuona il centrosinistra compatto, nel segno della coerenza: «La maggioranza, invece di assumersi la responsabilità del governo della città e prendere una decisione in merito, su proposta del sindaco ha deciso di astenersi, lasciando al Partito Democratico l’onere e l’onore di scegliere per il bene della città». Il Pd ha semplicemente ribadito il suo favore al banchinamento per le grandi navi da crociera: era favorevole, ha votato la delibera anni fa e ieri ha bocciato la proposta di revoca. Curioso che ora se la prenda con la maggioranza che evidentemente – anche a causa di divergenze d’opinione in merito – stavolta ha preferito astenersi sulla proposta avanzata da Rubini. Che è l’unico, su questo tema, che possa lamentarsi per come sono andate le cose ieri in consiglio comunale. E che potrebbe attaccare sia la maggioranza, per essersene di fatto lavata le mani – ma poi così non è come racconta lo stesso Rubini –, sia l’opposizione di cui fa parte, per averlo lasciato solo in una battaglia in favore della salute degli anconetani e a tutela di una parte storica e simbolo della città.

«Se devo essere sincero non mi stupiscono le posizioni emerse – spiega Francesco Rubini –, il Pd è sempre stato favorevole alla realizzazione del banchinamento, d’altra parte quella delibera è loro. Tutto torna, dunque. Silvetti ha messo in campo una serie di atti, come ha ricordato anche ieri in aula. Il fatto è che, di fronte alla possibilità di mettere un’altra fiecca, stavolta s’è tirato indietro, forse per evitare di tirare un po’ troppo la corda, forse perché avrà avuto rassicurazioni sul fatto che gli atti compiuti finora sono sufficienti per palesare la sua contrarietà all’opera. La cosa che mi fa riflettere è che da una parte il centrodestra, in particolare il sindaco, tenti di fare politica: nel dibattito di ieri hanno giocato in maniera astuta l’astensione facendo ricadere sul Pd la responsabilità della decisione. Dall’altra parte il Pd ha peccato molto d’inesperienza politica e di capacità di muoversi. Sul banchinamento del molo Clementino, tra l’altro, è arrivato anche un parere via Vas, dunque di valutazione ambientale, il Pd avrebbe potuto provare a rimettere in discussione la sua posizione, lasciando eventualmente la decisione a chi governa. Così, invece, tutta la responsabilità ricade sul Pd, mentre Silvetti ha riconfermato che è contrario e ha confermato tutti gli atti fatti fino a oggi. Non è la fine di una mobilitazione, solo un passaggio importante. Ora vedremo se quello che dice il sindaco Silvetti, cioè che ha messo in campo tutto per impedire la realizzazione dell’opera, è vero o se anche lui sta bluffando».

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