Ancona-Osimo

Bocchini al ministro Giovannini in visita a Pesaro: «Ancona tagliata fuori dal progetto del by pass ferroviario, inaccettabile»

Duro il presidente di Confindustria Ancona: «Se non posso che salutare positivamente il lavoro svolto al nord delle Marche per questa opera, non si può dimenticare il resto del territorio e in particolare il capoluogo regionale»

Ferrovia sul mare

ANCONA – «Se la visita di domani del ministro Giovannini a Pesaro serve a sancire di fatto l’ottenimento da parte di quel territorio del by pass ferroviario, gli chiedo di fermarsi domani stesso anche ad Ancona, per confermare che il ministro si sta occupando non solo di una provincia o di un territorio ma dell’intera regione come ogni ministro dovrebbe fare». Dure le parole di Pierluigi Bocchini, presidente di Confindustria Ancona, che parla di figli e figliastri in vista della visita del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

«Occorre intervenire, a ogni livello – spiega Bocchini – affinché il progetto venga modificato e le Marche vedano un unico progetto di arretramento dei binari, accompagnato, finalmente, da un serio studio di come si possa portare l’alta velocità lungo tutta la linea adriatica».

E ancora: «Se non posso che salutare positivamente il lavoro svolto al nord della regione per questa importante opera credo che non si possa dimenticare il resto del territorio e in particolare il capoluogo regionale che, è stato ricordato nei giorni scorsi, è ad oggi il capoluogo di regione più lontano da Roma e Milano. Senza dimenticare che anche il turismo del nostro territorio, e in particolare di Senigallia, sarebbe enormemente penalizzato dall’attuale progetto. Lo stesso piano di RFI indica un incremento del traffico merci impressionante. Convogli che passeranno, appunto, tra i bagnanti e gli alberghi di Senigallia e di tutto il litorale della zona nord della provincia di Ancona».

Il presidente degli industriali di Ancona conclude con un invito: «Sono pronto ad accompagnare il ministro nel suo viaggio per mostrargli gli effetti che l’attuale progetto genera per la provincia di Ancona».

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