Ancona-Osimo

Bilancio, debito ridotto: Marche promosse

La Sezione regionale di controllo Corte dei Conti ha parificato il rendiconto generale della Regione Marche per l’esercizio finanziario 2018. Criticità sono emerse nei capitoli di spesa relativi alle partecipate e alla spesa sanitaria

ANCONA- Il bilancio della Regione Marche è promosso. La Sezione regionale di controllo Corte dei Conti ha parificato il rendiconto generale della Regione Marche per l’esercizio finanziario 2018. Il giudizio positivo è stato espresso oggi, giovedì 11 luglio, presso la sede della Corte dei Conti alla presenza delle autorità istituzionali.

«Nel complesso la gestione della Regione è stata virtuosa e rispetto al 2017 ha ridotto il debito» spiega il presidente sezione generale di controllo della Corte dei Conti, Antonio Contu.

Antonio Contu, presidente sezione generale di controllo della Corte dei Conti

L’ammontare complessivo dell’indebitamento al 31 dicembre 2018 è pari a 714 milioni di euro, di cui 558 milioni relativi a mutui contratti e obbligazioni e 156 milioni relativi a mutui autorizzati e non contratti. La riduzione del debito con oneri a carico della Regione è pari al 20,81%. Partecipate e spesa sanitaria sono i capitoli di spesa che presentano delle criticità. Per quanto riguarda le partecipate, e in particolare Aerdorica S.p.a., i debiti sono risultati maggiori di quelli iscritti a bilancio. Inoltre, sono stati rilevati incarichi di consulenza a soggetti terzi per circa un milione di euro.

Il Procuratore generale, Giuseppe De Rosa

«Per la vicenda di Aerdorica siamo ad una conclusione definitiva ma rimangono vicende pregresse. Sono necessari interventi di razionalizzazione da parte della Regione» afferma il Procuratore generale, Giuseppe De Rosa.

L’esposizione debitoria di Interporto Marche S.p.a. è in crescita rispetto al 2017. Infatti se due anni fa era di oltre 10 milioni e 500 mila euro, al 31 dicembre 2018 è di 11 milioni 350 mila euro. In crescita sia i debiti da finanziamento che verso fornitori. Il patrimonio della società è diminuito passando da 13 milioni di euro del 2016 a circa 8 milioni di euro del 2018. Interporto ha un debito nei confronti della Regione Marche di oltre 3,5 milioni di euro.

Le autorità presenti

C’è poi il capitolo della sanità che con 2 milioni e 800 mila euro si conferma il più rilevante aggregato di spesa della Regione Marche. La spesa sanitaria nel 2018 si è ridotta del 4,45% rispetto al 2017; il saldo tra mobilità attiva e mobilità passiva è negativo.

«Per la sanità sono stati superati alcuni indici di spesa però l’equilibrio complessivo del bilancio sanitario è assicurato. Per il personale abbiamo chiesto di incrementare il rapporto tra performance e produttività, risultato e retribuzione- riferisce il presidente Contu-. Per quanto riguarda il terremoto, ci sono dei ritardi nella gestione dei fondi. Ritardi che però non sono solo da attribuire alla Regione».

«La Corte dei Conti ha confermato per il quinto anno consecutivo la gestione prudente, rigorosa e virtuosa delle politiche di bilancio, condizione per attivare nuovi investimenti per le comunità e le imprese del territorio. E ciò è tanto più di fronte alle esigenze della ricostruzione post sisma che è stata inserita in una visione organica di sviluppo regionale con l’adozione del Patto per la ricostruzione e lo sviluppo- dichiara Fabrizio Cesetti, assessore regionale al Bilancio-. Auspichiamo che la questione terremoto diventi una priorità del Governo nazionale che ad oggi è rimasto sordo alle istanze delle Regioni dirette a semplificare le procedure per la ricostruzione ed a modificare il sistema di reclutamento del personale.

Il presidente del Consiglio Regionale Mastrovincenzo con l’assessore regionale al Bilancio, Cesetti

La gestione del bilancio regionale 2018 si è basata sul contenimento e sulla razionalizzazione delle spese, sulla diminuzione del debito e della pressione fiscale, sulla valorizzazione del patrimonio con il programmato recupero di importanti immobili tra i quali il noto Palazzo del Mutilato, sulla corretta e virtuosa tenuta dei conti ed una positiva correzione nella gestione delle società partecipate».

Dopo aver ascoltato l’intervento dell’assessore regionale al Bilancio i capigruppo della Lega nord, Sandro Zaffiri, e del Movimento 5 Stelle, Gianni Maggi hanno abbandonato l’Aula della Corte dei Conti. «Attacchi inaccettabili al Governo nazionale da parte di chi sta rappresentando le Istituzioni in un contesto ufficiale- commentano. Uno sproloquio di continue accuse al Governo che avrebbe, a dire dell’assessore, tutte le responsabilità riguardo alla situazione che vivono i terremotati marchigiani, aziende in crisi e disoccupati, infrastrutture e sanità regionali.

I capigruppo della Lega nord, Sandro Zaffiri (a destra), e del Movimento 5 Stelle, Gianni Maggi ( a sinistra)

In definitiva un vero e proprio comizio, durante il quale, però, ha tralasciato le inadempienze e le incapacità sue e della Giunta che governa questa regione. Un modo poco garbato e ancor meno corretto di interpretare il ruolo istituzionale che Cesetti riveste. Viene da chiedersi – concludono Zaffiri e Maggi – come mai solo quest’anno, nella medesima occasione pubblica di fronte alla Corte dei Conti, l’assessore abbia messo così tanta vis polemica nei confronti del Governo centrale…».

Anche il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo commenta con soddisfazione la parificazione del rendiconto. «Come evidenziato nelle relazioni dei magistrati e nella requisitoria del Procuratore generale, Giuseppe De Rosa sono stati osservati tutti i principi e le norme di contabilità, mantenendo l’equilibrio complessivo- sottolinea-. Anche il rendiconto dell’Assemblea legislativa ha perfettamente rispettato i limiti di spesa. Attraverso il pronunciamento pienamente positivo della Corte dei Conti, la politica di concretezza, sobrietà e trasparenza che fino ad oggi abbiamo portato avanti riceve un ulteriore ed importante riconoscimento, che ci permette di guardare al futuro con rinnovata determinazione per raggiungere sempre più qualificati obiettivi.

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