Ancona-Osimo

Bella, abbronzata, elegante e ladra

Una ventenne milanese non è sfuggita al "fiuto" di una pattuglia delle volanti della Questura che si è insospettita vedendola uscire da una palazzina in zona Passetto. Dopo i controlli, immediato l'arresto per tentato furto

Il cacciavite, la chiave inglese e i calzini trovati nella borsa della giovane donna

ANCONA – Nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì 2 agosto, il “fiuto delle Pantere” ha portato i poliziotti ad intensificare i controlli in una zona centrale di Ancona a ridosso del Passetto, dove la vicinanza della famosa spiaggia porta naturalmente i residenti a recarsi al mare lasciando, però, incustodite le loro abitazioni.

E questi controlli hanno portato all’arresto di S.R. ventenne di Milano, con alle spalle qualche precedente di polizia, per tentato furto in abitazione e trattenuta in Questura per la convalida.

Questa mattina il Tribunale di Ancona ha convalidato l’arresto applicandole la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Ancona.

Erano le 14.50 circa di mercoledì scorso, dunque, quando un equipaggio con a bordo due poliziotti, ognuno dei quali con ultra ventennale esperienza sulle macchine della Polizia, notava una giovane di bell’aspetto, abbronzata e vestita elegantemente che, uscita normalmente dal portone di un condominio di via Corridoni, era intenta a parlare con un uomo.

Apparentemente una situazione del tutto normale. Invece, incuriositi, i poliziotti la fermavano per sottoporla ad un accurato controllo appurando subito che, pur essendo italiana, aveva un accento del nord Italia.

Nel corso del controllo gli agenti scoprivano che la giovane era in possesso di una borsa da donna all’interno della quale rinvenivano alcuni oggetti atti allo scasso, in particolare un cacciavite, una chiave inglese ed alcuni calzini.

Non restava che verificare se i loro sospetti sarebbero andati a buon fine. Poco dopo, infatti, gli agenti entravano nel palazzo e controllavano tutte le porte delle abitazioni al fine di constatare eventuali effrazioni commesse dalla giovane.

E non ci voleva molto tempo a scoprire che su tre porte corrispondenti ad altrettanti appartamenti, vi erano delle evidenti scalfitture provocate poco prima dal cacciavite trovato in possesso della giovane la quale, probabilmente insieme ad una complice, non era riuscita a “visitare” il palazzo.

Venivano anche contattati alcuni residenti del condominio che avevano udito strani rumori senza peraltro darvi alcuna importanza. Una delle abitanti, peraltro, aveva intuito dagli strani rumori che qualcosa di losco fosse in atto, così si era affrettata a chiamare il marito avvertendolo della presenza di almeno due donne estranee al condominio. Marito che si era poi precipitato sul posto arrivando quasi in contemporanea con la Polizia.

I controlli a scacchiera e suddivisione scientifica delle aree interessate, determinano, unitamente al “fiuto del poliziotto” un livello costante di controllo sui fenomeni criminosi specialmente quelli a carattere predatorio.

 

 

 

 

 

 

 

 

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