Ancona-Osimo

Il futuro dei Big Data nelle Marche, una tavola rotonda ad Ancona

Lunedì 4 marzo, nella sala Contamination Lab, all'interno del Polo Monte Dago dell'ateneo dorico, si tiene la cerimonia di chiusura del corso di perfezionamento in Big Data Engineering organizzato dalla Politecnica delle Marche

ANCONA – Ogni anno e mezzo la dimensione dei dati scambiati sul web raddoppia.Tutti i servizi che fanno un uso intenso dei dati occuperanno il 70% del mercato del lavoro. Almeno fino al 2020 vi sarà una crescita dell’offerta di lavoro nel settore della Big Data Analytics pari a circa il 20% all’anno; i 10 lavori più richiesti nel 2018 riguardano la gestione dei dati e non esistevano 10 anni fa. Da questi dati ha preso il via la prima edizione del Corso di Perfezionamento in Big Data Engineering organizzato dalla Politecnica delle Marche. Lunedì 4 marzo, alle 9:30, presso il Contamination Lab, nel Polo Monte Dago dell’Univpm, si terrà la cerimonia di chiusura di questo corso.

Saranno presenti: il rettore Sauro Longhi, l’assessora regionale Manuela Bora, il coordinatore del Corso, Domenico Ursino, Massimo Conti, presidente della Federazione dell’Ordine degli Ingegneri delle Marche, Alberto Romagnoli, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Ancona, Claudio Schiavoni, presidente di Confindustria Marche Nord e Gino Sabatini, presidente di Cna Marche.

Sarà l’occasione per una interessante tavola rotonda moderata dal professore Donato Iacobucci dal titolo “Il futuro dei Big Data nelle Marche”.
Al corso hanno partecipato, organizzando dei seminari, diverse aziende, come la Deloitte, Ernst & Young, Aubay, Engineering, OmnitechIT, iConsulting e Selda.

Cosa sono i Big Data?
Con il termine “Big Data” si indicano tutte quelle informazioni che la trasformazione digitale sta facendo circolare dentro e fuori le aziende. Ogni volta che usiamo un computer, accendiamo lo smartphone o apriamo un’app sul tablet, lasciamo una nostra impronta digitale fatta di dati. Tutto questo tocca non solo le aziende ma anche i privati cittadini che, senza dirlo esplicitamente, lasciano informazioni nei motori di ricerca e nei principali social network: generalità, luoghi toccati, soste, cibi e pernottamenti, amicizie, scelte politiche o affettive.

«Possedere le competenze per scegliere le fonti di dati da cui poter estrarre le informazioni di interesse con l’obiettivo di produrre ed erogare servizi innovativi, di migliorare la qualità della vita delle persone e delle comunità è diventato, per qualunque territorio, e quindi anche per le Marche, un importante volano di crescita sociale ed economica», spiega l’ateneo.

Il corso dell’Univpm
Il Corso di Perfezionamento in Big Data Engineering si è posto come obiettivo quello di fornire agli studenti della Laurea Magistrale, a coloro che operando in aziende o in enti pubblici hanno la responsabilità di prendere delle decisioni, nonché a tutti coloro che si sentono attratti da una disciplina innovativa come può essere la Big Data Analytics, un background culturale per comprendere tutti questi fenomeni, le loro potenzialità, nonché i corrispettivi approcci e strumenti per poterli, poi, applicare nei contesti e per gli obiettivi di loro interesse: dall’informatica all’economia, dalla medicina alle scienze naturali.

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