Ancona-Osimo

Autunno in montagna, il Soccorso alpino: «Comunicate il percorso e attenzione all’abbigliamento»

«È importante pianificare la classica "gita fuori porta" e comunicare sempre a qualcuno il percorso che si fa». I consigli e gli accorgimenti del presidente del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico Marche Tarcisio Porto

Immagine del Soccorso Alpino e Speleologico Marche

Con il cambio di stagione anche le classiche escursioni in montagna si portano dietro accorgimenti maggiori e consigli che devono fare i conti con il cambiamento del meteo e che sono fondamentali per evitare situazioni spiacevoli. Abbiamo fatto il punto con Tarcisio Porto, presidente del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico Marche.

«Già il cambio di stagione porta con sé il fatto che le giornate si accorciano e quindi è importante pianificare per tempo ogni uscita – spiega il presidente Porto -. È fondamentale quindi essere sempre provvisti di una torcia frontale che non è sostituibile con quella del telefono cellulare dato che quest’ultimo, nel caso in cui dovesse scaricarsi, ci porrebbe davanti a due problemi: quello della mancanza di luce e della mancanza di un dispositivo per effettuare eventuali chiamate di soccorso. Consigliamo inoltre di portare sempre dietro un power bank per ogni evenienza».

«Le statistiche di questa estate, a livello regionale, ci hanno detto che ad agosto abbiamo avuto gli stessi incidenti registrati in tutto lo scorso anno – continua il presidente del Corpo marchigiano -. È importante chiarire che il cambio di stagione porta con sé molte insidie quindi copriamoci meglio e soprattutto in tutte le superfici del nostro corpo, dalla testa ai piedi. È fondamentale indossare poi le scarpe adatte perché con l’umidità e con la pioggia i sentieri diventano più sdrucciolevoli e scivolosi e la semplice scarpa da ginnastica non è sufficiente e le distorsioni ai polsi, alle caviglie o alle ginocchia diventano sempre più frequenti».

«Se non si effettuano percorsi particolarmente impegnativi ma una semplice “gita fuori porta” basta portare il classico zaino da scuola con un po’ di acqua e con un eventuale cambio di indumenti – ha aggiunto Porto -. Quello che è di fondamentale importanza è pianificare l’uscita e comunicare il proprio percorso a conoscenti o amici di modo che qualcuno sa dove esattamente ci possiamo trovare».

«Il soccorso alpino è sempre disponibile e sia nel sito sia nella pagina Facebook ci sono tutti i nostri riferimenti – ha concluso Porto -. Il Corpo della Regione Marche conta 127 volontari e per ogni provincia ci sono due squadre sempre pronte per la partenza con pick-up attrezzati con ogni supporto sanitario e, in questo periodo, con tutti i supporti relativi ai protocolli anti-contagio. Inoltre sono disponibili i due elicotteri, uno da Ancona e uno da Fabriano, search and rescue che operano quindi in condizioni speciali con l’ausilio del verricello».

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