Ancona-Osimo

Autotrasporto, cala il numero delle imprese nelle Marche

«La ripresa è dietro l’angolo, ma se non riusciremo a frenare l’arrivo di Tir stranieri che lavorano a condizioni improponibili per le nostre attività, non riusciremo ad agganciarla neanche questa volta», dice Riccardo Battisti, responsabile Fita Cna Marche

Un camion

ANCONA – Aumenta il traffico dei veicoli pesanti sulle autostrade italiane. Una crescita del 3,1% tra maggio 2016 e maggio 2017 che per il tratto marchigiano dell’A14 sfiora il 5%.  A scattare la fotografia sulla situazione regionale Cna Autotrasporti. «Dalla Croazia arrivano ad Ancona mezzi pesanti con autisti che costano alle imprese di autotrasporto straniere 500 euro al mese, rispetto ai 2mila euro che è il costo medio di un autista italiano – spiega Riccardo Battisti, responsabile Fita Cna Marche – I veicoli con le targhe straniere si immettono sull’A14 e attraversano l’Italia per consegnare le merci ai supermercati e alle aziende su tutto il territorio nazionale. Una concorrenza spietata ai nostri autotrasportatori, in molti casi senza rispettare le normative del Codice della strada e le leggi sulla sicurezza».

Riccardo Battisti, Responabile Fita Cna Marche

Le imprese marchigiane dell’autotrasporto, secondo uno studio della Fita Cna Marche, sono scese in due anni dalle 3.612 di giugno 2015 alle 3.430 di giugno di quest’anno, con la scomparsa di 182 aziende e 300 addetti. Attualmente gli addetti marchigiani occupati nelle 3.430 imprese marchigiane dell’autotrasporto, sono 8.600. Secondo la Fita Cna Marche, i ricavi degli autotrasportatori marchigiani sono aumentati, nell’ultimo anno, dell’1,5% a fronte di un aumento dei costi per le retribuzioni del 36,4%. Complice il calo del costo del gasolio, le spese per i consumi sono invece diminuite dell’8,3%.

«La ripresa – conclude Battisti – è dietro l’angolo ma se non riusciremo a frenare l’arrivo di Tir stranieri che lavorano a condizioni improponibili per le nostre imprese, non riusciremo ad agganciarla neanche questa volta e il settore continuerà a veder scomparire nelle Marche imprese e posti di lavoro. Per questo il fenomeno va monitorato dalle forze dell’ordine con maggiori controlli sulle nostre strade, in particolare sul tratto marchigiano dell’A14, che è lo sbocco naturale dei vettori stranieri dai Paesi dell’Est».

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