Ancona-Osimo

Autopsia sulla pittrice: l’esame non chiarisce come è morta, sequestrata di nuovo l’auto dei Santoleri

L'accertamento sui resti di Renata Rapposelli, all'obitorio dell'ospedale di Macerata, è durato tre ore e mezza. Lo stato deteriorato richiede un approfondimento dell'esame effettuato. I Ris torneranno ad analizzare la vettura di Simone e Giuseppe

Il medico legale Loredana Buscemi
Il medico legale Loredana Buscemi

MACERATA – Tre ore e mezza di autopsia che ancora non chiariscono i motivi del decesso. Resta un mistero la morte della pittrice Renata Rapposelli, 64 anni, scomparsa dal 9 ottobre scorso. La procura di Ancona attende la relazione scritta dei medici legali che questa mattina, all’obitorio dell’ospedale maceratese, hanno effettuato l’esame autoptico.

L'obitorio dell'ospedale di Macerata
L’obitorio dell’ospedale di Macerata

Lo stato del corpo, molto deteriorato, richiede un approfondimento dell’esame effettuato questa mattina alla presenza anche del pm Andrea Laurino che ha aperto un fascicolo per concorso in omicidio dell’ex marito della donna e del figlio, Giuseppe e Simone Santoleri. Durante l’accertamento, effettuato dai medici legali Loredana Buscemi e Antonio Tombolini, sono state richieste le radiografie sul corpo, per vedere lo stato di quello che è rimasto delle ossa del cadavere. Gli avvocati della difesa hanno nominato un consulente di parte che però non ha preso parte all’autopsia. «Vedrà le carte successivamente – dice l’avvocato Gianluca Carradori – quando gli verranno inviate». Questa mattina gli avvocati della difesa hanno ricevuto la notifica del sequestro della Fiat 600 dei Santoleri, già sequestrata in precedenza per i rilievi dei Ris. I carabinieri del reparto investigazioni scientifiche dovranno tornare per altri accertamenti.


(Servizio in aggiornamento )

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