Ancona-Osimo

Auto a noleggio a scrocco, Stefano Tacconi a processo ad Ancona

L’ex portiere della Juve è accusato di insolvenza fraudolenta. Non avrebbe saldato il conto ad uno jesino che si era fatto garante per lui prestandogli la carta di credito

ANCONA- Un’auto presa a noleggio e non pagata inguaiato l’ex portiere della Juventus Stefano Tacconi che ora è a processo al tribunale di Ancona.

Insolvenza fraudolenta il reato contestato all’ex calciatore, difeso dall’avvocato Alessandro Calogiuri. Ieri (15 dicembre) a Palazzo di Giustizia ha testimoniato la parte offesa, un organizzatore di eventi, 56 anni, di Jesi. Gli aveva prestato la sua carta di credito per avere il noleggio da una concessionaria jesina, a giugno di quattro anni fa. «Avevo conosciuto Tacconi – ha detto il teste, parte civile nel processo con l’avvocato Giorgio Marchetti – mentre si trovava in zona per delle sponsorizzazioni e mi aveva detta che voleva noleggiare un’auto per spostarsi con la famiglia così l’ho portato da un concessionario di mia fiducia. Quando è stato il momento di fare il contratto lui aveva lasciato la carta di credito in hotel e io per gentilezza gli ho prestato la mia per non farlo tornare indietro a riprenderla. Lui aveva garantito che mi avrebbe saldato il conto alla consegna della vettura invece è sparito. Non mi ha più risposto nemmeno al telefono».

Tacconi avrebbe tenuto l’automobile, una Opel Zafira, da giugno 2017 a settembre dello stesso anno, facendola poi riconsegnare da un’altra persona. In quel periodo avrebbe preso anche diverse multe con la vettura a noleggio poi accreditate tutte allo jesino 56enne. Una spesa complessiva di 3.500 euro che ha portato la parte offesa a denunciare poi tutto ai carabinieri.

Ieri la giudice Alessandra Alessandroni ha sentito anche un altro testimone, un dipendente della concessionaria, che non ricordava però il particolare della carta di credito di Tacconi dimenticata in hotel. «Di solito non facciamo contratti – ha detto il dipendente – a chi non è nostro cliente». L’udienza è stata aggiornata all’11 maggio 2022 per discussione e sentenza.

Per la difesa di Tacconi non si ravviserebbe un reato penale nell’accaduto, tuttalpiù si tratterebbe di un adempimento contrattuale da chiarire in sede civile.

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