Ancona-Osimo

Autorità di sistema portuale, Minervino nominato segretario generale. Polemiche tra Bora (Pd) e i capigruppo di maggioranza

La nomina del segretario generale dell'Authority fa scoppiare la polemica tra maggioranza e opposizione. Ad attaccare è la dem Manuela Bora: «Le Marche non sono mai state così insignificanti a livello politico»

Il porto di Ancona

ANCONA – Il Capitano di vascello Salvatore Minervino è il nuovo segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale. La nomina è arrivata ieri all’unanimità da parte del Comitato di gestione su proposta del presidente dell’Autorità di sistema portuale Vincenzo Garofalo.

Salvatore Minervino

Per individuare la persona idonea all’incarico, l’Authority aveva pubblicato un avviso pubblico al quale avevano risposto in 19, e «il presidente Garofalo, dopo l’esame di tutti i curricula, ha individuato in Minervino le necessarie competenze a ricoprire l’incarico», si legge nella nota stampa.

Sessant’anni, nato a Napoli, Minervino, è l’attuale direttore marittimo dell’Abruzzo. Dopo la laurea in Scienze politiche, ha frequentato l’Accademia navale militare di Livorno e vinto il concorso per nomina a Tenente delle Capitanerie di porto.

Diversi i ruoli ricoperti per il Comando generale delle Capitanerie di porto, nei porti di Castellamare di Stabia, Agropoli, Gallipoli, Pescara e Ministero della Difesa, al Comando generale delle Capitanerie di porto, Capo compartimento marittimo e Comandante del porto di Brindisi, Comandante in seconda della Direzione marittima del Lazio e poi, dal giugno 2020, alla guida della Direzione marittima dell’Abruzzo, Molise e delle Isole Tremiti e Comandante del porto di Pescara.

«Con la nomina del nuovo segretario generale – ha detto il presidente Vincenzo Garofalo -, si chiude un percorso che ha portato al completamento della governance dell’Adsp e che consentirà a tutta la struttura, e anche al sottoscritto, di lavorare al meglio per il futuro dell’Autorità di sistema portuale. Ringrazio il Comitato di gestione, oggi al completo nella sua composizione, e gli enti locali in esso rappresentati per la collaborazione con cui abbiamo lavorato fin dal mio insediamento. Tutti insieme, abbiamo un lavoro importante da fare per lo sviluppo dei porti di Marche e Abruzzo rappresentati».

Una nomina, quella di Minervino, che ha sollevato polemiche politiche. Ad attaccare è la consigliera regionale del Pd Manuela Bora.

Manuela Bora, consigliera regionale Pd

«Le Marche ai marchigiani. Questo era lo slogan della Lega alle scorse elezioni – osserva la consigliera del Pd -. Il partito di Salvini si è candidato nel 2020 su questa piattaforma. Forse per ingenuità, forse per opportunismo, i leghisti pensavano che Acquaroli avrebbe potuto interpretare nel modo migliore questa che non solo è rimasta una pia illusione, ma si è dimostrata alla prova dei fatti esattamente il contrario di quanto sta succedendo. La realtà è ben diversa. Il presidente Acquaroli, sempre accondiscendente verso la Meloni, ha dovuto prendere atto del superiore spessore e peso politico del presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio, accettando di cedere il ruolo chiave di segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale all’attuale comandante della direzione marittima di Pescara Salvatore Minervino».  

La dem prosegue nel suo attacco affermando che «con Acquaroli le Marche sono diventate il vaso di coccio della destra in mezzo a tanti vasi di ferro. Marsilio è potentissimo, scaltro e ben inserito nell’ambiente romano – osserva -: sta surclassando da tutti i punti di vista la debolezza del povero Acquaroli, che non riesce a competere nemmeno con la Presidente della Giunta umbra Donatella Tesei, la quale si può addirittura permettere di fare campagna acquisti tra i dirigenti della sanità marchigiana, portando a Perugia da Torrette l’ottimo Pasqualucci e provando a rifilare alla nostra malcapitata Regione il pessimo Chiarelli, da poco dimessosi da direttore generale dell’Ospedale di Terni».  

Secondo Manuela Bora «le Marche non sono mai state così insignificanti a livello politico, siamo ormai completamente fuori dai giochi sulle questioni davvero importanti, come quella della portualità.  Possiamo però consolarci con il nuovo Presidente Istao Mario Baldassarri. Istao era un tempo un ente morale privo di lucro, e il Presidente non riceveva compensi, almeno fino a Pietro Marcolini. Vista la totale irrilevanza dei nostri rappresentanti istituzionali, forse per rendere più “allettante” la posizione, la Giunta Acquaroli ha pensato bene di prevedere un’indennità di “soli” 180 mila euro per il nuovo Presidente Mario Baldassarri. Che dire? Buon lavoro e buona fortuna, tanto a rimetterci sono sempre i marchigiani».  

La replica arriva dai capigruppo di maggioranza. «Il livore e la rabbia della consigliera Manuela Bora, esponente del ‘Pd-prendi poltrone’, l’hanno talmente accecata da essersi cimentata in un clamoroso autogol» affermano in una nota stampa congiunta Renzo Marinelli (Lega), Carlo Ciccioli (FdI), Jessica Marcozzi (FI), Dino Latini (Udc-Popolari Marche) e Giacomo Rossi (Civici Marche). «Con il Centrodestra – affermano – si è tornati a pensare ai marchigiani». «In primis, alla Regione – sottolineato – spetta il compito, di concerto con la regione Abruzzo, di nominare il presidente dell’Autorità Portuale dell’Adriatico centrale. Quindi, la testa. Poi, il presidente nomina il suo braccio destro, il segretario Generale. All’attenta Bora è sfuggito questo particolare, per rabbia e livore. L’indicazione del presidente Vincenzo Garofalo, concertata con il ministro Giovannini e con il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, l’ha fornita Acquaroli».

Inoltre, proseguono «l’Esecutivo di centrodestra sta realizzando per il Porto di Ancona in questi quasi due anni, tutto ciò che la Sinistra, Pd in testa, non ha fatto in oltre 20 anni, pensando solo alle poltrone e a parcheggiare i ‘suoi’». Secondo i capigruppo, «i fondi quadruplicati: dai 20 della presidenza Giampieri, agli 80 milioni di euro assegnati grazie proprio all’intervento del presidente e di tutti i partiti della sua maggioranza?», sottolineano. «E ancora: ‘nuovo collegamento tra la SS 16 e il Porto di Ancona, Ultimo miglio di connessione del Porto di Ancona’, lavori per un valore pari a 99.614.761,38 euro, che diventeranno 147milioni, finanziati attraverso il Fondo Investimenti 2020 che sembrava essere una ‘Chimera’ sotto la Sinistra, sempre impegnata a salvaguardare le proprie sacche di potere in sfregio all’interesse collettivo».

I capigruppo aggiungono: «Se ne faccia una ragione la consigliera Bora, i marchigiani hanno chiaramente indicato che la gestione Ceriscioli – la più nefasta in ordine cronologico – è stata bocciata su tutta la linea, compreso il ‘non fare’ dell’assessorato da lei gestito». Infine, sull’Istao affermano: «Noi stiamo provando a rilanciarlo con alte professionalità che presuppongono investimenti. Vediamo se con l’incremento di contributi, che prima erano soldi persi tanto da pensare a una sua chiusura, si vede qualcosa di diverso: aspettiamo i risultati poi giudicheremo».

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