Ancona-Osimo

«Aumentate la sicurezza per gli operatori sanitari»

Il segretario regionale del sindacato dei medici Cimo, Luciano Moretti, auspica che vengano innalzate al massimo livello le procedure per evitare che chi combatte in prima linea finisca poi in quarantena

Luciano Moretti, segretario regionale Cimo
Luciano Moretti, segretario regionale Cimo

ANCONA – Aumentare il livello di sicurezza per il personale sanitario che sta fronteggiando l’emergenza 2019-nCoV. È quanto richiede la segreteria regionale del sindacato dei medici Cimo per evitare che vengano infettati tutti gli operatori sanitari, tutti coloro cioè che combattono in prima linea contro la diffusione del coronavirus.

A tal scopo il segretario regionale Luciano Moretti si rivolge direttamente ai responsabili della sanità regionale e ai direttori delle aziende sanitarie delle Marche per chiedere che «vengano ampliate le norme di sicurezza per il personale» che lavora in ospedale o nei distretti sanitari e per gli equipaggi di soccorso 118 sul territorio, «potenziando le disposizioni già emanate a livello nazionale e locale».

Una richiesta mossa «senza voler alimentare inutili polemiche ma solo prendendo atto che in molte occasioni risulta difficile valutare e circoscrivere adeguatamente il rischio posto dal paziente». Considerato che non ci sono ancora evidenze scientifiche per trarre conclusioni affidabili sulla epidemiologia, sul livello di contagiosità, né sulla valutazione del rischio di diffusione e patogenesi da parte dell’agente virale, secondo Moretti e il sindacato Cimo sarebbe «utile e necessario che vengano applicate tutte le protezioni già previste portandole al massimo livello con uso di dispositivi di protezione individuali dpi2, dpi3 e vestizione, onde poter impedire che gli operatori sanitari che operano in prima linea vadano tutti in quarantena».

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