Ancona-Osimo

Voli di continuità dall’aeroporto di Ancona e l’offerta Sky Alps. Acquaroli: «L’obiettivo è un volo bi-giornaliero su Roma e su Milano»

Il presidente della Regione Marche ha parlato dell'offerta per i voli di continuità dall'aeroporto di Ancona. Ecco le sue parole

L'aeroporto di Ancona

ANCONA – «Penso che questa offerta debba essere una offerta, come lo è, transitoria, per arrivare a una soluzione definitiva». Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, riferendosi alla nuova offerta di Sky Alps per i voli di continuità dall’aeroporto di Ancona. Il governatore, parlando a margine della conferenza stampa di presentazione dell’associazione Nico, ha sottolineato che è importante «che i voli ci siano ogni giorno, con regolarità e anche con coerenza rispetto a quelli che sono gli avvisi fatti, perché il disservizio – ha detto – è la cosa peggiore che può capitare» in quanto «toglie credibilità all’aeroporto, alle istituzione, ma soprattutto crea problemi» a chi «decide di muoversi» per motivi di lavoro o per altre esigenze.

La nuova offerta di Sky Alps, ha spiegato Acquaroli «è una fase transitoria che dovrebbe, speriamo, questo è l’auspicio, aprirci a un servizio che sia impeccabile sotto ogni punto di vista, e, speriamo quanto prima, si possa avere un quadro definitivo, da qui alla fine della continuità territoriale» che, ha ricordato, «è partita nel mese di ottobre, dovrebbe e doveva durare tre anni, invece, purtroppo, i primi tre mesi-quattro mesi, sono stati fortemente condizionati in maniera negativa da disservizi che hanno penalizzato questa opportunità».

«Ora – ha aggiunto il governatore – crediamo che con Enac e Ministero si possa aprire una nuova fase e su quella stiamo lavorando». Sollecitato dai giornalisti ha spiegato che «la questione finanziaria in questo momento sicuramente si pone, ma dipende moltissimo anche dal riempimento degli aerei» perché se «funzioneranno e avranno un alto grado di riempimento, la questione economica si abbassa automaticamente», mentre se non avranno un alto grado di riempimento «ci sarà necessità di una copertura finanziaria da parte delle istituzioni».

La priorità della Regione è quella di «avere un collegamento veloce per questi hub nazionali. Tutti i servizi hanno un costo» ha puntualizzato «l’importante è avere un servizio» perché «la nostra è una regione purtroppo isolata» e per raggiungere «Roma e Milano impieghiamo molte ore, questo diventa un limite per chi ci deve raggiungere e per chi quotidianamente deve raggiungere mete nazionali e internazionali». Obiettivo «dare un servizio che funziona» e «gestito nella migliore maniera possibile». Sulla questione economica «sta ai tecnici stabilire quanto e, soprattutto come, perché questo accordo, come tanti altri, prevede che, qualora gli aerei si dovessero riempire totalmente, per esempio, il costo sarebbe zero».

«Saremo soddisfatti – ha spiegato – soprattutto se si riuscisse ad avere un volo bi-giornaliero, alla sera e alla mattina, su Roma e su Milano, in maniera particolare, però in questa fase comprendiamo l’impossibilità di arrivare a questa definizione, quindi lavoriamo su quello che ci è possibile avere». Acquaroli ha spiegato «non entriamo nelle valutazioni, speriamo che le prossime» siano «fatte in coerenza con quelle che sono le esigenze del mercato per poter arrivare poi ad un servizio definitivo, congruo con le aspettative, le esigenze e le necessità economiche».

I voli di continuità sono un «servizio è fondamentale perché ci consentono non solo di essere collegati con le grandi città italiane, da quegli aeroporti ci si collega con tutto il mondo e quindi questo significa che i marchigiani potranno arrivare in maniera più agevole e anche più vantaggiosa in tutti gli aeroporti più importanti del mondo e da tutti gli aeroporti più importanti del mondo si potrà arrivare in maniera più agevole nella nostra regione, questo è importante – ha concluso – per gli investimenti, per l’attrazione, per il turismo, per il commercio e per una centralità alla nostra regione, che non solo è auspicata, ma è necessaria per risollevarci da questa crisi economica in cui da regione in transizione, purtroppo, siamo».

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