Ancona-Osimo

Dal Porto al Passetto, settanta Porsche attraversano Ancona

La città invasa da porschisti provenienti da tutto il Centro Italia. Il presidente del Club Passione Marche: «Non è così impegnativo avere una Porsche, oggi. Costi e consumi? In linea con le altre auto, ma è un investimento sicuro». Ecco l'itinerario

Invasione di Porsche ad Ancona

ANCONA – Sarà una domenica spettacolare quella del 16 giugno, promossa dal Club Passione Porsche Marche, che festeggia 15 anni dalla fondazione. Le auto d’epoca della prestigiosa casa tedesca, insieme a nuovi modelli fiammanti (anche elettrici), attraverseranno in lungo e in largo tutta Ancona. A fare gli onori di casa, naturalmente, il primo tra i porschisti marchigiani, il presidente del Club regionale, Antonio Pierluigi.

Il rombo dei motori inizierà in via Natalucci 2, nella zona industriale Baraccola di Ancona, sede della concessionaria ˊVia Vaiˊ. Appuntamento per le 9, con un corteo che partirà solo dopo una colazione tra i bolidi del centro Italia. I partecipanti che prenderanno parte al corteo, infatti, arrivano da tutte le Marche e non solo.

A sinistra, il presidente Pierluigi con il Commissario alla ricostruzione Guido Castelli

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«Ho ricevuto adesioni da Bologna e da gran parte dell’Emilia-Romagna, così come dalla Toscana, dall’Abruzzo e dall’Umbria», sottolinea il presidente Pierluigi. Le circa settanta Porsche attraverseranno quindi l’asse nord-sud per arrivare in centro attorno alle 10.15. Quindi, l’ingresso in porto: sosta e foto davanti all’Arco Clementino con vista panoramica sulla Cattedrale di San Ciriaco.

«Siamo un gruppo di amici che si diverte insieme – evidenzia Pierluigi –. Quello che facciamo si chiama autoturismo. Ci piace riscoprire la storia della nostra città, ma anche di piccoli borghi e paesini marchigiani in cui si trovano le nostre eccellenze, dall’enogastronomia a quadri ed opere d’arte. Domenica parleremo persino dei Dori davanti alla Fontana dei due soli».

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Una storia, quella del Club Passione Porsche Marche che inizia nel 2009: la prima cena fra quei 30 soci appena iscritti era stata al Passetto. E proprio qui, nel nuovo ristorante MaWay, ci saranno aperitivo e pranzo fra porschisti. Le 70 vetture arriveranno dal Viale della Vittoria dopo aver esplorato la zona antica del capoluogo: dopo il porto, infatti, il programma prevede una tappa obbligatoria al Duomo: «Attraverseremo via della Loggia, piazza del Senato, via Pizzecolli e piazza del Papa», fa il presidente. Punto di ritrovo, il Monumento ai Caduti, alle 11. Qui, è previsto anche il saluto del Sindaco dorico, Daniele Silvetti, e delle autorità locali (il Comune di Ancona ha dato il suo patrocinio, ndr).

Tante le personalità di spicco che nelle Marche possiedono una Porsche. «L’identikit del Porschista di oggi? Il livello si è sicuramente alzato, i prezzi sono aumentati vertiginosamente – spiega Pierluigi – Ma tutti possono essere in grado di investire su una Porsche. Certo, si tratta per la maggior parte di liberi professionisti, industriali di piccole, medie o grandi imprese. Ci sono pure avvocati, medici, commercialisti e notai».

Foto per gentile concessione del Club Passione Porsche Marche

«Avere una Porsche – continua il presidente, volto noto del tennis anconetano e amatissimo docente di educazione fisica – non è così impegnativo. Si parte dai 20mila euro, ci sono molti ragazzi giovani che lavorano, vivono in famiglia, fanno dei sacrifici e scelgono di acquistare una Porsche. È un investimento sicuro, che rende molto a lungo termine», garantisce il prof.

«La manutenzione non è così gravosa – commenta – Vi faccio un esempio: rifare il paraurti di una Fiat costa 700 euro, il pezzo del paraurti di una Porsche ne costa 180-200. È la manodopera che è cara – riflette – ma avere una Porsche in garage significa tenere un assegno circolare in mano». Consumi in linea con vetture come Bmw e Mercedes («dieci chilometri al litro»).

Al raduno, tante le auto storiche, tra cui diverse 356: «Avremo anche le 912 e la Taycan, cioè la Porsche completamente elettrica, che però – confessa – non va molto forte tra gli appassionati. Bene l’impatto sostenibile, ma quello che vogliamo sentire della Porsche – conclude il presidente – è il suo rombo». Dopo il pranzo, previsto alle 13 al Passetto, il corteo ripartirà alla volta del porticciolo turistico. Non prima di aver fatto un giro attorno alla Mole Vanvitelliana. Per l’intera mattinata, la sosta in piazza IV Novembre sarà interdetta per consentire l’esposizione dei settanta bolidi provenienti persino da fuori regione.