Sono stati molti i vacanzieri che hanno scelto il mare per la prima tintarella di stagione, complici le temperature quasi estive. Altri hanno scelto invece le città d’arte e l’entroterra per una mini vacanza all’insegna della cultura, del relax e delle attività all’aria aperta.
Il ponte del 1° maggio non ha deluso gli operatori economici marchigiani, grazie a un buon giro d’affari, che ha visto un’affluenza superiore alle aspettative negli hotel, mentre i ristoranti, specie sul mare, hanno lavorato a pieno regime.

«Ci si aspettava una Pasqua e un 25 aprile molti pieni, ma il bel tempo e l’esplosione del caldo hanno spinto molti a muoversi e a venire nelle Marche per il ponte del 1° maggio» spiega Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche.
A Senigallia sono arrivati anche i turisti stranieri, spiega Polacco, «svizzeri, austriaci». «La ristorazione – dice il direttore di Confcommercio Marche – è andata a gonfie vele e sta registrando una crescita importante».
Bene anche la moda: «Migliorano le vendite nell’abbigliamento, mentre le griffe di marca vanno molto bene – prosegue -. Con il caldo si è venduto molto anche l’abbigliamento estivo, soprattutto costumi e vestiti per il mare».
In diversi ne hanno approfittato per sdraiarsi in spiaggia, per concedersi una passeggiata in riva al mare o un giro in bicicletta, molti quelli che si sono concessi un pranzo e o una cena vista mare. Anche i borghi con le loro numerose attrattive hanno catalizzato l’attenzione dei vacanzieri, insieme alle città d’arte con il loro patrimonio storico e culturale.

Traccia un «bilancio positivo» Luca Giustozzi, presidente Federalberghi Confcommercio Marche. «Abbiamo avuto parecchi gruppi – dice -, distribuiti su tutto territorio, dalla costa all’entroterra alle città d’arte. Siamo soddisfatti, fortunatamente il tempo buono ha permesso di usufruire delle tante possibilità presenti nelle Marche, dalle attività sportive alla cultura fino al mare. È andata meglio di quanto ci aspettassimo».
Diversi, spiega, i turisti soprattutto dalla Lombardia, dalla Puglia, dalla Toscana, dall’Umbria e anche dalla Campania. Le permanenze medie negli alberghi della regione hanno toccato i «due-tre giorni» mentre l’occupazione alberghiera si è attestata «sopra il 50%».

Alla grande anche gli agriturismi. «Il bilancio è molto molto positivo – spiega Giuliana Giacinti di Terranostra Macerata – non solo per quanto riguarda la ristorazione, ma anche per l’accoglienza. Grazie al bel tempo le permanenze sono state più lunghe del previsto, fra tre e cinque notti».
Un tipo di accoglienza che nell’entroterra ha attratto un turismo soprattutto italiano, proveniente da Lombardia, Lazio, Umbria ed Emilia Romagna». L’afflusso è stato anche interno alla regione «e in molti dal Nord delle Marche sono venuti nei Sibillini».
Una passeggiata nei campi, un giro in bici, una lettura all’ombra di un ulivo, un buon pasto a chilometro zero e le numerose attività offerte dagli agriturismi marchigiani, hanno attratto come una calamita chi ama un turismo lontano dal caos e immerso nella natura. E il primo assaggio di stagione estiva lascia ben presagire anche per luglio ed agosto. «Abbiamo buone percentuali di prenotazioni anche per il mese di agosto – dice Giuliana Giacinti – molte arrivano grazie ai canali di prenotazione online».
L’avvio, insomma, è «positivo e il trend in crescita. Il buon cibo e i prodotti enogastronomici fanno la parte da leone e sono un’importante traino».