Ancona-Osimo

Oppiacei sintetici, stretta del governo sulle nuove droghe. Busardò di Univpm: «Nelle Marche trovati nitazeni e cannabinoidi»

Il Consiglio dei ministri ha varato il "Piano nazionale di prevenzione contro l'uso improprio di Fentanyl e di altri oppiacei sintetici". Nelle Marche il primo decesso in Italia per nitazeni

Farmaci, droghe (Foto di Pexels da Pixabay)

ANCONA – Viene definito droga degli zombie. Si tratta del Fentanyl, un anestetico oppioide per uso medico che viene utilizzato come droga e che sta soppiantando l’eroina. Negli Stati Uniti la sostanza ha causato moltissime vittime. In Italia non c’è un’emergenza, ma a scopo preventivo il Consiglio dei ministri ha varato il “Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppiacei sintetici”, approvato l’11 marzo. Obiettivo: dare una stretta sulle droghe sintetiche.

«Avevamo segnalato il fenomeno al governo italiano già nel 2017 – spiega il professor Francesco Busardo, ordinario di Medicina Legale e Tossicologia dell’Università Politecnica delle Marche e direttore del laboratorio di riferimento nazionale per l’analisi delle Nuove Sostanze Psicoattive (NPS) di Ancona, uno dei pochi in Italia -. Oggi però il Fentanyl è superato dai nitazeni, un’altra classe di oppiacei».

Mentre nelle Marche «non abbiamo finora mai riscontrato nessun caso legato al consumo di Fentanyl – prosegue -, abbiamo rilevato il primo decesso in Italia dovuto ai nitazeni». Tracce dell’oppiaceo, infatti, sono state trovate «qualche mese fa, in concentrazioni bassissime, nei liquidi corporei post mortem di una persona deceduta nel Maceratese».

Un ritrovamento «indicativo di un mercato illecito e sommerso dell’oppioide nelle Marche». Il professore della Politecnica spiega che si tratta di una droga «molto più potente del Fentanyl e che genera una dipendenza molto più forte», anche questa, come per il Fentanyl, prescritta a scopo medico ai malati oncologici.

Tra le droghe sintetiche più frequentemente rinvenute nelle Marche dal laboratorio anconetano, dipartimento di eccellenza in Italia, ci sono «i catinoni sintetici e i cannabinoidi, fra i quali l’esaidrocannabinolo. Si tratta di un mercato di nicchia rispetto ad altre droghe», spiega Busardò. Nel laboratorio NPS dell’Univpm vengono studiati gli effetti di queste nuove sostanze e, una volta individuati, vengono inserite nell’elenco delle sostanze stupefacenti, dunque illegali.

«Nelle Marche attualmente la situazione è abbastanza controllata – dice – e, a parte il citato decesso da nitazeni, al momento non risultano morti collegate alle nuove sostanze psicoattive», ma l’attenzione resta alta e l’appello del professor Busardò è quello «di attenzionare i nitazeni».

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