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Neve, pioggia e temperature in calo nelle Marche. Passerini: «Quadro più autunnale che primaverile»

La neve è tornata a fare capolino sulle vette dei Sibillini in una stagione invernale anomala. Il punto con il professor Passerini

ANCONA – Temperature in calo, pioggia e neve sulle Marche. Il maltempo è determinato «da masse d’aria che arrivano dal Nord Ovest, che stanno dando origine ad un quadro più caratteristico del periodo autunnale che primaverile» dice il meteorologo Giorgio Passerini, professore di Fisica Tecnica Ambientale dell’Università Politecnica delle Marche.

Sugli Appennini è tornata a fare capolino la meve, ma si tratta di una coltre di una quindicina di centimetri a Frontignano, molto meno a Bolognola. Nelle due località sciistiche la stagione invernale è stata piuttosto anomala quest’anno, tanto che le piste hanno aperto solo per pochissimi giorni e grazie all’innevamento artificiale, solo a Bolognola.

Una situazione che «solitamente avrebbe causato precipitazioni anche nevose sugli Appennini, ma che invece, trovando una bolla d’aria calda, visto che l’inverno quest’anno si può dire che non c’è praticamente stato, ha creato formazioni temporalesche, anche molto estese, con quota neve piuttosto elevata, sopra i 2mila metri, e sul Tirreno cumulate di acqua fino a 200millimetri».

Insomma, «una situazione anomala per la primavera» che vede oltretutto anche «valori anomali a livello di temperatura del mare: l’Adriatico a febbraio non è sceso sotto i 12 gradi, per la forte insolazione che c’è stata questo inverno». «La primavera 2024 – prosegue – non si apre con un ridotto potenziale di vapore d’acqua, come avviene solitamente dopo il periodo invernale».

Un quadro che lascia presagire la possibilità di eventi meteorologici estremi nei prossimi mesi. Intanto il meteo continuerà ad essere «perturbato per tutta la settimana – prosegue – e nel weekend potrebbe essere fortemente perturbato. Per la settimana prossima la quota neve potrebbe ridursi e assestarsi attorno ai 1.000-1.200 metri anche nelle Marche».

«Speriamo che le precipitazioni siamo sufficienti a garantire l’accumulo di acqua per il resto dell’anno e a contrastare il rischio di siccità nei mesi estivi. In base ai modelli previsionali dell’European Center fino a metà marzo le temperature e le piogge saranno in linea in linea con i valori tipici primaverili».

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